
«Ci sarà sempre un posto dove andare a fare la spesa. Ci sarà un meccanismo di turnazione per cui resterà aperto il 25% dei negozi, gli altri a turno chiudono». Lo dice il vicepremier, Luigi Di Maio, intervistato a L’aria che tira su La7, parlando della proposta di chiusura domenicale degli esercizi commerciali.
«A decidere chi sarà aperto e chi chiuso saranno, come in passato, sindaco e commercianti», ha aggiunto il leader del Movimento 5 stelle. Una delle proposte di legge sulle chiusure domenicali «è del Pd e proprio quella è stata calendarizzata. Si mettano d’accordo tra di loro», ha replicato Di Maio alle critiche degli esponenti dem, tra cui Matteo Renzi e Giorgio Gori.
«Se il tempo che Renzi usa per realizzare programmi tv per Berlusconi, lo dedicasse a fare il parlamentare (mestiere per cui è lautamente pagato), saprebbe che proprio il suo partito ha proposto una legge che prevede l'obbligo di chiusura domenicale e che sarà discussa assieme alle altre in commissione», ha poi ribadito il vicepremier in un post sul Blog delle Stelle.
«Chi invece continua la crociata contro i diritti dei lavoratori è il solito Pd, ormai sempre più scollato dalla realtà», prosegue il leader del M5s, che respinge anche l’allarme della grande distribuzioni, secondo cui sono migliaia i posti a rischio: «è il solito terrorismo, ogni volta che si vuole tutelare il lavoro, arriva la solita minaccia allo Stato: noi li licenziamo».
«Oggi leggo tante fesserie sui giornali riguardo alle sacrosante chiusure domenicali. Ma ho visto anche questo comunicato di Eurospin, in una pagina a pagamento sul Corriere della Sera, in cui si schiera a favore della nostra proposta. I dirigenti di Eurospin mettono al primo posto la qualità della vita dei dipendenti del gruppo e sanno che questa migliorerà se la domenica sarà dedicata agli affetti e alla famiglia. Così come sanno che non ci sarà alcun ritorno negativo sui profitti», ha concluso Di Maio.
Persone:
17 Commenti
salvo
10/09/2018 11:53
ma il presidente del consiglio Conte............gli manca la lingua per parlare..........capisco che deve fare il burattino ma neanche aprire bocca è molto grave.
Davide
10/09/2018 12:09
Io invece lo apprezzo, parla quando è necessario e non per sparare cavolate ammatula e poi il lavoro è competenza di Di Maio. I burattini sono altri,ad esempio il pinocchio toscano.
mario46
10/09/2018 13:00
Parla quando gli e' concesdo dai due capi.
Salvo2
11/09/2018 08:41
Quante persone perderanno il posto di lavoro?
Marco
11/09/2018 11:28
Di Maio stavolta l'hai scafazzata e per quanto riguarda le pasticcerie le edicole le piccole librerie alcuni aprono senza essere schiavi
Niko
10/09/2018 12:01
Con tanti problemi che questo Governo si è impegnato di risolvere...ci si focalizza sui negozi...mah...negozi sempre aperti stop.
Salvuccio
10/09/2018 12:23
Ma vedi che il governo si dedica su vasti punti, mica solo sui negozi.... Inoltre, la legge prevede la calendarizzazione su turni, e cio, permette semore un servizio reso alla società.... facciamoli respirare a sti lavoratori sfruttati
IO
10/09/2018 13:00
Bravo DI Maio! In questi tempi in cui tante famiglie vanno a rotolo, è importante facilitare le reunione domenicale.
ANTONIO
10/09/2018 12:14
A me sembra sbagliato discutere dell'orario di apertura dei negozi senza discutere dell'orario di lavoro degli addetti. Proposta: orario di apertura negozi, grande e piccola distribuzione, obbligatorio dalle ore 08.00 alle ore 21.00 sempre , domenica e giorni festivi da ore 09.00 a 14.00, chiusura totale capodanno, pasqua, 25.aprile, 2.giugno, ferragosto, 4.novembre, natale; orario facoltativo da ore 21.00 a 08.00 dei giorni feriali; orario di lavoro addetti ore 6 e minuti 50 al giorno su sei giorni (pari a 41 ore settimanali) da fare però sempre in turno unico continuativo; per le ore di eventuale turno extra fascia 08-21 feriale incremento della paga oraria del 25% sempre, di ulteriore 25% da ore 00.00 a ore 06.00; lavoro domenicale incremento paga oraria del 25% oltre a intera giornata di riposo da avere nella settimana immediatamente successiva e non più di due domeniche al mese. Per ristoranti, bar e alberghi, sono da adeguare gli orari ma il punto è che la prestazione lavorativa deve essere fatta in turno unico senza rientri e la paga oraria rispondente all'orario della prestazione. In questo modo datori di lavoro e lavoratori si fanno i loro conti e sanno a cosa vanno incontro in termini di ricavi/costi e di tempo libero, i cittadini hanno un servizio adeguato e c'è un fabbisogno occupazionale di almeno un 30% in più.
Il Sorcio
10/09/2018 12:50
Controproposta: negozi sempre aperti dalle 8:30 alle 23:00.Chiusura solo Natale, Capodanno e primo maggio.Si definiscono Terza Repubblica e poi ci fanno tornare agli anni settanta.
Sirio
11/09/2018 11:27
Per "il Sorcio": a questo punto meglio tenere tutti i negozi aperti per 24 ore al giorno senza chiusure nemmeno a Natale, Capodanno e Primo Maggio... ma per cortesia, pensate pure alle persone che hanno solo mezza giornata libera a settimana e spesso nemmeno quella... Palermo è così bella che si può passare anche un pomeriggio in giro per le meraviglie della nostra città e non per forza chiusi in un centro commerciale
Jacob
11/09/2018 14:51
Sirio ha perfettamente ragione. L'apertura domenicale non è indispensabile, e soprattutto è deleteria per i lavoratori che spesso, in molti contesti lavorativi, sono obbligati a coprire almeno 3 domeniche su 4 mensili. Riflettiamo un po' tutti.
mario46
10/09/2018 13:02
Prima chiusura totale ,adesso 25%........domani 50%.....e cosi via .....coerenza e competenza...ma
Totò
10/09/2018 13:03
E Amazon brinda! Perché il sottoscritto, se deve comprare un asciugacapelli, una camicia, un libro o altro, o lo fa la domenica o compra online. Durante la settimana non ho mai tempo. Ed a questo punto non ho alternativa.
Palermo80
10/09/2018 15:43
Invece si, perchè ogni domenica troverai negozi aperti, non tutti, ma una percentuale tra cui girare.
Paolo
10/09/2018 13:25
La Domenica non si lavora, ci vuole dignità, i lavoratori meritano rispetto.
Antonio
11/09/2018 11:00
i negozi non sono diversi da musei, ristoranti, cinema, stadi, bar, lidi, pizzerie, treni, aerei, teatri, dove gli addetti lavorano regolarmente la domenica. Nei centri commerciali, così come allo stadio o al cinema, la gente va "la domenica" e quindi è normalissimo che stiano aperti principalmente la domenica. Non mi pare che esistano addetti ai treni o agli stadi o ristoratori che dicano che la domenica non si lavora. Si fanno semplicemente i turni
Salvo
11/09/2018 11:38
In un anno sono 52 giorni di lavoro in meno. Hai idea di quante persone perderanno il posto di lavoro?
Piero. 51
10/09/2018 14:32
Tanti posti di lavoro perduti comportamento medioevale e oscurantista che si unisce ai tanti no
GINO
10/09/2018 16:55
Caro Di Maio RITIRATI ho votato Cinquestelle , ma mi rendo conto di aver sbagliato . E' mai possibile che con tutto quel che c'è da fare per questo Paese pensi alla chusura domenicale dei negozi '? Ti prego RITIRATI, la politica NON è per te.
Fiore
10/09/2018 21:01
Ora capisco perchè vogliono il reddito di cittadinanza, vogliono chiudere tutte le aziende a dare lo stipendio statale a tutti, con quali soldi me lo devo far spiegare. Ma scusate, questi sono i problemi dei lavoratori o altro? Creare nuovi posti non distruggere gli esistenti, magare rivedere gli stipendi che sono da fame, con tutti i casini che abbiamo gli esercizi pubblici è l'ultima preoccupazione. Si vede che questo non ha mai lavorato
enio
11/09/2018 20:05
Coloro che oggi lavorano nei centri commerciali,negozi,quando non avranno lavoro con chi se la prenderanno? I sindacati non possono fare miracoli.
gabriele
11/09/2018 06:18
Bravo Di Maio. Sono d'accordissimo.
pippo
11/09/2018 07:58
Di maio, come sempre, dopo la sparata iniziale inizia a retrocedere e cambia idea sulla base dei sondaggi. Bel modo di fare politica. Come finirà? Apriranno per decreto anche i negozi che volevano rimanere chiusi
Gualtiero
11/09/2018 10:16
Conosco il problema per esperienza quasi diretta (mia sorella). Secondo me, non è sbagliato aprire nei festivi. Lo si dovrebbe fare semmai con la partecipazione volontaria dei lavoratori, riconoscendo a quest'ultimi le giuste indennità economiche, anche maggiorate. Così accadeva in passato, ora invece, le grandi e piccole distribuzioni, certe volte legittimati da leggi ingiuste o, peggio ancora di seguito alle solite minacce di crisi e licenziamenti, hanno ottenuto di fare come gli pare, senza pagare un euro !
Antonio
11/09/2018 10:51
L'idea che ancora nel 2018 lo Stato debba imporre al privato quando e come aprire il suo negozio è controcorrente, fuori dal tempo, disallineata con le liberalizzazioni verso le quali va tutto il mondo moderno. In una società veramente democratica e libera ognuno apre quando vuole, fermi restando gli obblighi di assumere personale in numero adeguato per fare i turni senza sfruttare nessuno. Questo ritorno agli anni 70 mi fa orrore
salvo
11/09/2018 13:35
se si guardasse dal punto di vista dei dipendenti vorrei vedere quanti sono d'accordo o meno. scelta giusta bravi
Lavoratore
11/09/2018 16:55
Quando resteranno senza lavoro,andranno a mangiare a casa Di Maio.
giovanni
12/09/2018 11:01
andate a fare shopping in altri giorni no per natale pasqua etc etc, i lavoratori non hanno diritto di stare in famiglia
Fabio
12/09/2018 16:14
Secondo un sondaggio gli Italiani non sono favorevoli