La Procura di Palermo ha richiesto al Tribunale del capoluogo siciliano - Collegio speciale per i reati cosiddetti ministeriali "di procedere alle indagini preliminari nei confronti del Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, per il reato di sequestro di persona aggravato, commesso nel territorio siciliano fino al 25 agosto scorso, in pregiudizio di numerosi stranieri; ciò, in ossequio alle disposizioni di legge".
E' quanto si legge in una nota della Procura della Repubblica presso il Tribunale Palermo, in merito alla vicenda della nave Diciotti. "Dell’avvio di tale procedura, sottolinea la nota, è stato dato avviso al senatore Salvini ed è in corso la notifica degli avvisi ai soggetti da ritenersi persone offese del reato ipotizzato, come previsto dalla Legge costituzionale".
Ai sensi delle disposizioni di legge, prosegue la nota, "la competenza a svolgere le indagini appartiene al cosiddetto Tribunale dei Ministri; nessun atto di indagine è stato quindi compiuto da questa Procura, che ha pertanto proceduto esclusivamente sulla base degli atti ricevuti e degli elementi, in fatto ed in diritto, allo stato dagli stessi ricavabili".
Cambia quindi il reato contestato a Salvini: le contestazioni ipotizzate dalla Procura di Agrigento che, per prima, aveva aperto l’indagine contestando a Salvini erano quelle dei reati di sequestro di persona, sequestro di persona a scopo di coazione, arresto illegale, abuso d’ufficio e omissione d’atti d’ufficio. Ora è di sequestro di persona aggravato. Il capo di Gabinetto Matteo Piantedosi non risulta indagato. Il tribunale dei ministri ha ora 90 giorni per svolgere le indagini 'sollecitatè dalla Procura.
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