Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Le staminali del sangue sono più numerose del previsto

Sono molto più numerose del previstoe le cellule staminali umane che producono il sangue e che si trovano nel midollo osseo, Secondo una prima stima sono fra 50.000 e 200.000. Le hanno contate i ricercatori del Wellcome Sanger Institute, utilizzando un metodo preso in prestito dall'ecologia e basato sull'analisi dell'albero genealogico delle cellule. Il risultato, pubblicato  sulla rivista Nature, potrà aiutare a capire perchè alcune terapie con le staminali sono più efficaci di altre e come cresi sviluppano scono i tumori.

Finora non era chiaro quante fossero le staminali del sangue e come cambiassero con l'età. Per rispondere, i ricercatori hanno adottato il metodo della cattura-marcatura-ricattura, usato in ecologia per tracciare le dimensioni di una popolazione di animali, con cui si cattura una piccola parte, la si marca, si rilascia e poi si ricatturano nuovi campioni contando gli animali marcati. In questo modo hanno potuto stimare che un uomo adulto sano ha tra le 50.000 e 200.000 staminali del sangue. "Un numero 10 volte maggiore di quanto pensato finora"c, ha osservato uno degli autori della ricerca, Peter Campbell.

Le precedenti stime si basavano su studi fatti su topi, gatti o scimmie, mentre questa è la prima volta che si calcola direttamente sull'uomo". Una conclusione cui i ricercatori sono arrivati sequenziando il genoma di 140 colonie di cellule staminali di un uomo sano di 59 anni. Dopo di che hanno 'etichettato' le staminali e le hanno confrontate con la popolazione delle cellule del sangue, per trovare delle mutazioni.

"Le mutazioni funzionano come un codice a barre", aggiunge Henry Lee-Six, primo autore dello studio. "Le abbiamo seguite nel resto del sangue per vedere quali delle cellule avevano lo stesso codice a barre, e stimare il numero totale delle staminali". Hanno così visto che il numero di cellule staminali nel sangue aumenta rapidamente nell'infanzia, si stabilizza nell'adolescenza, e rimane relativamente costante nell'età adulta. Applicando questa tecnica ai pazienti con tumori del sangue sarà possibile, secondo i ricercatori, capire come le singole cellule fanno avanzare il cancro. (ANSA).

Caricamento commenti

Commenta la notizia