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Il campo magnetico di Giove è un groviglio

Il campo magnetico di Giove è un bizzarro groviglio, unico nel suo genere: ad aver trovato il 'bandolo della matassa' è la sonda Juno della Nasa, che durante otto delle sue orbite intorno ai poli è riuscita a catturare dati inediti del pianeta fino ad una profondità record di 10.000 chilometri. E' stata così prodotta una mappa che mostra con un dettaglio senza precedenti come il campo magnetico di Giove sia molto più strano del previsto e completamente diverso da quello terrestre: i risultati sono pubblicati sulla rivista Nature da un gruppo internazionale di ricerca a cui hanno partecipato enti americani e danesi come la Nasa, l'Università di Harvard e l'Università tecnica della Danimarca.

Della stravaganza del campo magnetico di Giove si era già intuito qualcosa in passato: basti pensare che il gigante gassoso ha un diametro pari a 11 volte quello terrestre e un campo magnetico che è addirittura 20.000 volte più forte. Ora, però, la sonda Juno dimostra che la sua struttura è molto diversa da quella del nostro Pianeta. Se la Terra funziona come una grande calamita, con le linee di forza del campo magnetico che 'escono' dal polo nord e rientrano nel polo sud, Giove presenta una situazione molto più confusa e asimmetrica. Le linee di forza del suo campo magnetico emergono da un'ampia regione dell'emisfero nord e, oltre a finire intorno al polo Sud, rientrano anche in una regione posta subito sotto l'equatore, che i ricercatori definiscono come il Grande punto blu.

Al momento non è chiara l'origine di questo bizzarro campo magnetico, ma i ricercatori ipotizzano che abbia a che fare con la particolare struttura interna del pianeta. Il 'cuore' di Giove potrebbe essere fatto di elio e idrogeno, due elementi non particolarmente conduttivi: secondo alcune teorie, però, la grande pressione interna al pianeta potrebbe determinare la formazione di idrogeno liquido metallico, dotato di una maggiore capacità conduttiva.

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