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Japanese Connections al Louvre di Abu Dhabi

ABU DHABI- Il mondo mostrato a due dimensioni, senza illusioni di prospettiva, nel rispetto dell'estetica ukiyo-e; le narrazioni simboliche per raccontare sogni, riflessioni spirituali e idee; l'innovazione di pannelli pieghevoli nella pratica artistica; le composizioni narrative a rappresentare lo scorrere del tempo, seguendo un filo sottile di suggestioni creative che legano il Giappone alla Francia: c'è la forza del dialogo culturale tra Oriente e Occidente nella mostra "Japanese Connections: The Birth of Modern Décor", il primo appuntamento autunnale al Louvre Abu Dhabi in programma dal 6 settembre al 24 novembre, che documenta l'influenza della vivace estetica ukiyo-e sulle moderne arti decorative francesi tra il XIX e il XX secolo. Divisa in 4 sezioni, la mostra presenta al pubblico 41 opere d'arte e 15 documenti di 12 artisti, tra cui i francesi del gruppo "Le Nabis" Paul Sérusier, Pierre Bonnard, Maurice Denis, Ker-Xavier Roussel, Édouard Vuillard, e poi Marguerite Sérusier e Odilon Redon, accanto ai giapponesi Katsushika Hokusai, Hara Zaimei, Utagawa Hiroshige, Kano Tanshin e Toshusai Sharaku, mestri dello stile ukiyo-e. Attraverso le opere, raccolte dalle collezioni del Louvre Abu Dhabi, del Musée d'Orsay, del Museo nazionale delle arti asiatiche - Guimet e del Musée des Arts Décoratifs (MAD), si illustra la fascinazione per l'estetica dell'Estremo Oriente provocata in Europa a partire dal 1853, dall'inizio cioè degli scambi commerciali tra Giappone e Occidente. Una relazione resa particolarmente evidente nei lavori esposti - 10 stampe e tre paraventi dal Giappone in dialogo con 24 dipinti e tre paraventi dalla Francia - tutti caratterizzati da un'espressività raffinata e cromaticamente coinvolgente. Tra le opere presentate, "Giornata limpida col vento del sud" dalla serie "Trentasei vedute del monte Fuji" (1831-32) e "Cascate di Yôrô nella provincia di Mino" (1830-1834) di Hokusai, "Tôto Sumida tsutumi" di Hiroshige (1858); "Jardins Publics" (1894) di Vuillard, e il paravento di Bonnard "La Promenade des nourrices, frise de fiacres" (1897). Per continuare a celebrare le arti e la cultura 'made in Japan', ad accompagnare l'esposizione anche un ricco calendario di attività: negli spazi del museo di Saadiyat Island saranno organizzati talk curatoriali, un festival "Big in Japan" il 26 e 27 ottobre, con Dj, reading di poesie, proiezioni di anime film dello Studio Ghibli e cooking class di cucina giapponese.
    Inoltre, per un focus sul contemporaneo dedicato ai ragazzi, nel forum del Louvre Abu Dhabi anche il Manga Lab, uno spazio creativo e sperimentale che offrirà esperienze divertenti e formative, tra cui realtà virtuale, giochi arcade retrò, un muro per esprimersi attraverso i graffiti, una sala lettura e un serie di masterclass e workshop sui manga e l'arte grafica.
   

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