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Da Venezia fino alle Filippine: così portiamo i filtri per l'acqua alla gente colpita dal tifone

Marta Rambuschi, Pierre Guerra e i filtri

Il viaggio che diventa una missione. L’itinerario pensato, ragionato, costruito passo dopo passo. I contorni sfumati di una visione che si trasformano in segni tangibili tracciati sulle mappe e sulle carte geografiche. Le pagine bianche di un taccuino che si riempiono di appunti annotati con determinazione.

Così la paura lascia posto all’entusiasmo e un sogno, chiuso in un cassetto, si trasforma in un progetto reale. Attraversare migliaia di chilometri da Portogruaro (in provincia di Venezia) sino alla Filippine, per dare un aiuto tangibile: portare filtri per l’acqua potabile alle popolazioni colpite dal tifone che, nel 2013, fece 8 mila fra morti e dispersi. A distanza di 5 anni, queste stesse popolazioni continuano ad essere falcidiate dal tifo a causa dell’acqua contaminata.

Un viaggio che rompe gli schemi. Nessun souvenir da prendere dai luoghi visitati, ma un gadget da donare: “A gadget for life”. É questo il nome del progetto che porta i nomi di Marta Rambuschi e Pierre Guerra, di 33 e 29 anni, vincitore di un concorso pubblicizzato su internet. Un progetto che diventa ancora più robusto, grazie alla solidarietà nata sui social.

“Ho sempre avuto il sogno di fare il giro del mondo – racconta Marta -. Un’eredità trasmessa da mia mamma prima che mi lasciasse. A quel sogno ho aggiunto la mia firma, pensando a degli aiuti alle popolazioni che avrei incontrato. Una mezza follia, lo so. Poi una sera vidi un concorso di viaggi ed iniziai a mettere per iscritto i miei desideri più grandi. Tre lunghe notti di lavoro con la speranza che la gente capisse che quello non sarebbe stato un viaggio, ma un'esperienza di vita”.

Lo scorso maggio, una chiamata: “Buongiorno signora Rambuschi, ha vinto il 1° premio del concorso ItinerandoInViaggio 2018. Seimila euro". L’incredulità, l’emozione, i battiti del cuore che aumentano, le gambe che tremano e la consapevolezza che “si sta realizzando il primo pezzo di quel sogno”.

La partenza è prevista per il prossimo 8 settembre da Venezia. Rientro il 24 dello stesso mese. Destinazione Cebu per proseguire verso Tacloban e Bohol. Le tre zone più colpite dal tifone Haiyan. Ad accompagnarli sarà Zenia Dulce - un’insegnante sopravvissuta al tifone che, ancora oggi, vive in una baracca di fortuna - e una rete di collaboratori della dottoressa Maria Luisa Quinto Adviento, medico specializzato in riabilitazione da catastrofi naturali.

La somma ricevuta dal concorso è servita per acquistare 60 filtri che purificano sino a mille litri di acqua ciascuno (destinati alla popolazione) e due dispositivi più grandi capaci di produrre insieme 140 mila litri di acqua potabile (destinati a una scuola locale). I piccoli depuratori che Marta e Pierre porteranno alle popolazioni filippine, però, saranno più del doppio rispetto a quelli acquistati: 125 per l’esattezza. Gli altri 65 dispositivi sono stati donati a Marta e Pierre da gente comune dopo aver letto l’appello pubblicato su Facebook. Secondo una stima fatta dai due ragazzi i filtri riusciranno a coprire il fabbisogno annuo di acqua potabile di quasi 500 persone.

“Fare questo viaggio – continua Marta – significa dimostrare a tutti noi, Pierre ed io compresi, che chiunque può cambiare le sorti di questo paese. Immaginate se ogni turista (se ne contano ben 25 mila all’anno provenienti solo dall’Italia) portasse con sé, nel suo viaggio nelle Filippine, anche solo un filtro per l’acqua. Le cose possono cambiare e cambieranno quando le persone capiranno com’è importante e facile fare questo gesto. Bisogna rendersi conto della realtà esistente fuori dalla nostra comfort zone”.

Diverse decine le donazioni inaspettate arrivate in pochi giorni. “Abbiamo ricevuto - sottolinea Marta - email dall’Italia ma, anche, da tanti italiani residenti all’estero: Usa, Nuova Zelanda, Australia, Inghilterra. Per ogni filtro abbiamo deciso di allegare una foto di chi l’ha comprato come testimonianza del gesto di solidarietà”.

I due depuratori più grandi verranno inviati attraverso una spedizione extra, mentre quelli più piccoli verranno portati direttamente da Marta e Pierre all’interno dei loro zaini. Il viaggio sarà documentato sui social grazie alla pagina Facebook e al sito web “A Gadget for Life” realizzati dai due ragazzi per raccontare, giorno per giorno, le varie tappe del loro viaggio solidale.

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