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Nespoli, uomo su Marte? Difficile ma non impossibile

La frontiera dell'esplorazione spaziale è Marte e la sfida, "difficile ma forse alla nostra portata, se ci diamo da fare", è una "missione umana" su Marte. Parola di Paolo Nespoli, astronauta italiano e decano delle missioni di lunga durata nella stazione spaziale, l'ultima delle quali è stata la missione Vita, dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi).

"Conosciamo tutto della Terra, ma poco del resto dell'universo - spiega Nespoli, ospite a Courmayeur della rassegna Scienze in Vetta - dobbiamo innanzi tutto vedere capire se sul pianeta rosso c'è stata vita, se c'è una possibilità di vita e poi continuare ad esplorare". Su un punto Nespoli non ha dubbi: "sono convinto - ha detto - che da qualche parte dell'universo ci sia sicuramente qualche forma di vita, magari leggermente diversa dalla nostra ma che ci sia".

Se Marte è un obiettivo ancora lontano, lo spazio, inteso come orbita terrestre bassa, sembra invece dietro l'angolo con l'imminente avvio dei programmi di turismo spaziale: "I tempi sono maturi", avverte l'astronauta italiano che azzarda una previsione: "Tra 10 anni si potrà prenotare su internet il volo per andare sulla stazione spaziale, invece di andare a New York o a Sidney".

Un brevetto da pilota di elicotteri, un po' di idee da trasformare in progetti ingegneristici e qualche viaggio: per Paolo Nespoli, 61 anni, astronauta italiano dell'Agenzia Spaziale Europea con tre missioni all'attivo e la pensione all'orizzonte, è il momento di tirare fuori i sogni dal cassetto. "La mia vita professionale di astronauta è arrivata verso la fine, oggi sono l'astronauta più anziano andato in orbita su una missione di lunga durata, - spiega all'ANSA a margine della rassegna Scienze in Vetta, organizzata a Courmayeur (Aosta) - sto cercando di capire cosa fare da grande ci sono tante cose che vorrei fare".

Tra gli "sfizi" a cui non vuole rinunciare dopo essere sceso per la terza volta dallo spazio c'è quello di salire, come pilota, su un elicottero: "vorrei prendere il brevetto di volo ", spiega Nespoli, che è anche istruttore di paracadutismo e pilota d'aeroplani. "Al ritorno della mia prima missione mi avevano detto che avrei fatto qualcos'altro, - racconta - poi però c'è stata una seconda missione e poi una terza e oggi mi dicono 'Nespoli è arrivato il momento di andare in pensione e quindi vai' e quasi quasi ancora non ci credo". Per ora nulla di certo, tranne una cosa: "direi che potrei escludere che ci sia la possibilità di fare un'altra missione sulla stazione spaziale e comunque nello spazio come astronauta professionista, ma non è detto che nello spazio non ci ritorni, magari tra vent'anni quando forse mi potrò permettere un biglietto per un viaggio turistico in orbita".

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