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Sicurezza bimbi in auto, uno su quattro a rischio abbandono

Un genitore su quattro ammette di aver dimenticato il figlio in auto. Un incidente che può avere conseguenze drammatiche e portare alla morte del bambino. Secondo i dati presentati dal produttore del primo dispositivo anti abbandono Remmy in un'audizione alla Commissione trasporti della Camera, nel 2018 ci sono stati già 45 casi e 12 solo nell'ultimo mese.

La Commissione Trasporti ha iniziato l'esame delle proposte di legge per l'introduzione dell'obbligo di installazione di dispositivi per prevenire l'abbandono di bambini in auto. Sono intervenuti, tra gli altri, il direttore del Servizio Polizia Stradale, Giovanni Busacca, che ha presentato una proposta di modifica dell'articolo 172 del codice della strada, quello sull'utilizzo delle cinture di sicurezza e dei seggiolini, e sottolineato l'importanza della campagna di sensibilizzazione "Bimbi in auto" realizzata con il ministero della Salute.

Rappresentanti del Cnr hanno poi illustrato il possibile funzionamento dei dispositivi installati sui seggiolini, con collegamenti all'auto via bluetooth o allo smartphone del conducente, e chiamate di emergenza attraverso la rete cellulare a una serie di contatti. Il direttore marketing e product engineering director di Artsana, Lorenzo Anselmi, ha spiegato in particolare i sistemi di sicurezza integrati nei seggiolini Chicco, mentre i rappresentanti di Fsv hanno presentato Babyled, un dispositivo luminoso a led che si accende quando il bambino è nel seggiolino.

E' stato infine mostrato il progetto del seggiolino salvavita Ricordati di me, sviluppato nel 2012 dagli alunni dell'Isis Fermi di Bibbiena-Arezzo, che, se il bambino viene lasciato in auto, si attiva inizialmente facendo lampeggiare le quattro frecce, poi apre di alcuni centimetri i vetri delle portiere, attiva una sirena e infine invia dei messaggi telefonici.(ANSA).

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