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Microlino nuova Isetta pensata in Svizzera costruita a Imola

(ANSA) - ROMA, 23 LUG - L'avventura di Microlino, l'erede 100% elettrica della mitica Isetta che fece la sua comparsa nel dopoguerra, procede seppure a piccoli passi. E' infatti di questi giorni la notizia della omologazione secondo le norme Ue di questa innovativa minicar e, quindi, della possibilità di portare sulle strade - come promette una slide pubblicata sul sito del costruttore - una prima serie di 25 unità già dal prossimo settembre. Fra l'Isetta degli Anni '50 e l'odierna Microlino esiste, tra l'altro, una curiosa analogia. La prima venne inventata, progettata e costruita in Italia dall'eclettico industriale Renzo Rivolta (lo stesso delle Iso granturismo) fra il 1953 e il 1956. Ma il successo industriale e commerciale arrivò solo quando i diritti della piccola due posti vennero ceduti alla tedesca Bmw, che moltiplico per 100 le immatricolazioni: sotto Iso erano state circa 1.500, con il marchio dell'elica rotante arrivarono fino al 1962 a oltre 160.000. Nel caso dell'attuale erede dell'Isetta il percorso sembra muoversi all'inverso: l'auto nasce in Svizzera, dopo un tentativo di ricostruire l'originale ma come piccolo EV, presso la Micro Mobility Systems AG. E prosegue con una JV paritetica siglata nel 2016 con il Gruppo Tazzari di Imola, già presente con la divisione EV nel settore delle microcar a propulsione 100% elettrica. Da questa cooperazione - che non ha certo le dimensioni di quella italo-tedesca fra Iso e Bmw - si è arrivati finalmente ai test di omologazione e quindi al via per la pre-serie. Il lancio commerciale dovrebbe scattare dai primi mesi del prossimo anno in Svizzera, per poi estendersi ad altri mercati (Germania e Italia) a seconda delle specificità locali. Due le varianti previste, con batteria da 8 kW/h e da 14,4 kW/h, così da offrire differenti autonomie (si parla di 120 e 200 km) mentre il motore resterà in entrambi i casi un 20 Cv.

Prezzo indicativo 12.000 mila euro. (ANSA)

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