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Il robot origami per studiare gli abissi

Pronto il robot progettato per studiare la vita negli abissi oceanici e portare alla luce specie finora sconosciute, catturandole in sicurezza con un movimento simile a quello di una mano che si chiude. Si ispira all'arte degli origami ed è descritto sulla rivista Science Robotics dal gruppo dell’Istituto Wyss dell’Università americana di Harvard coordinato da Zhi Ern Teoh. 

Sperimentato al largo delle acque della California a più di 700 metri di profondità, il robot origami è stato in grado di catturare in sicurezza alcuni esemplari di meduse, calamari e polpi, questi ultimi incuriositi dalla presenza del robot. È formato da cinque braccia agganciate a una struttura flessibile e azionate da un unico motore che permette loro di chiudersi a riccio a formare una struttura a 12 facce. Un guscio entro il quale l’animale catturato può essere trasportato in sicurezza in superficie, per essere studiato.

Montato su un veicolo sottomarino controllato a distanza , il robot può avventurarsi nelle profondità oceaniche per analizzare un habitat ancora poco conosciuto, popolato da animali spesso delicati da catturare, come le meduse. “Abbiamo usato verso questi animali la stessa cura che si ha con le opere d’arte, evitando di danneggiarli”, ha spiegato Zhi Ern Teoh. I ricercatori di Harvard stanno adesso pensando di dotare il robot di sensori, per trasformarlo in un laboratorio sottomarino che consenta di studiare gli animali nel proprio ambiente, senza doverli riportare in superficie. Secondo gli ideatori, in futuro "il robot potrebbe essere impiegato anche nello spazio, ad esempio per attaccare i pannelli solari ai satelliti".

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