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Nomine di commissari di Asp e ospedali siciliani, la Consulta: "Sono illegittime"

Corte Costituzionale

Tutti i commissari attualmente alla guida di Asp e ospedali siciliani sono stati illegittimamente nominati o prorogati così come è illegittimo il divieto di procedere alla nomina dei nuovi vertici delle aziende sanitarie regionali stabilito dalla legge regionale numero 4 del 1 marzo 2017.

Lo ha stabilito la Corte Costituzionale pronunciandosi su un ricorso promosso dal Consiglio dei Ministri proprio contro l’articolo 3 della legge regionale siciliana di proroga dell’esercizio provvisorio dello scorso anni che, fra una norma economica e l’altra, introduceva la proroga dei manager delle aziende e il divieto di nomina di nuovi direttori nelle more della definizione dell’albo unico nazionale dei manager sanitari così come disposto dalla legge nazionale e in ottemperanza di una sentenza della stessa Corte Costituzionale che censurava il mancato concerto con le Regione delle norme della medesima legge delega 124.

Di fatto l’articolo dell’ultima proroga di un esercizio provvisorio approvata dalla giunta Crocetta disponeva il commissariamento di tutte le Asp e le aziende ospedaliere i cui direttori generali erano in scadenza stabilendo la proroga degli stessi manager scaduti e blindandone la posizione. Adesso il governo regionale può nominare i nuovi vertici.

"La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la norma alla luce della quale erano stati nominati, dal governo Crocetta, i commissari delle aziende sanitarie e ospedaliere. Nel leggere le motivazioni ho potuto rinvenire alcune delle ragioni di diritto che mi avevano portato a chiedere un parere alla sezione consultiva del CGA. Voglio precisare che la sentenza non riguarda nessuna delle nomine commissariali varate dal nostro Governo. Più tardi, dopo un approfondimento giuridico, relazionerò alla Giunta che si riunirà nel comune di Ustica", lo scrive l'assessore regionale alla Salute Ruggiero Razza sulla sua pagina Facebook.

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