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Nel futuro di Aston Martin un velivolo autonomo di lusso

ROMA - Si chiama Volante Vision Concept, ma pur essendo 'griffato' dalla celebre doppia ala di Aston Martin non ha nulla a che fare con la famiglia delle iconiche gran turismo cabriolet che portano - fin dal lontano 1965 - la denominazione Volante.

In questo caso la proposta, fortemente innovativa, della Casa di Gaydon che prova a mettere un piede (o meglio un'ala) nel settore ancora tutto da inventare dei veicoli personali capaci di librarsi in aria. Il progetto Volante Vision Concept guarda davvero avanti, anche perché (analogamente a quanto stanno studiando Audi e Italdesign) si tratta di un velivolo 'autonomo' capace cioè di muoversi in aria da solo trasportando fino a tre adulti. Il progetto sembra avere basi molto solide, perché nella nota di Aston Martin si specifica che i partner coinvolti sono l'università di Cranfiedl, l'azienda specializzata Cranfield Aerospace Solutions e nientemeno che la fabbrica di motori aeronautici Rolls-Royce che, va precisato, non ha nulla a che fare con l'omonima marca di auto di lusso. Mosso da gruppi ibridi, l'Aston Martin Volante Vision Concept può sollevarsi in verticale e quindi non necessità di aviosuperfici e, quando sarà in grado di essere commercializzato, rappresenterà - lo ha detto Andy Palmer, CEO della Casa di Gaydon che è controllata, com'è noto dalla InvestIndustrial della famiglia Bonomi - ''sarà la soluzione di mobilità di lusso più efficace nella grandi aree urbane dell'avvenire''.

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