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Sanità, il ministro Grillo: Asl come aziende, via i manager incapaci

Giulia Grillo

"Il nuovo direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco "sarà scelto in base a una selezione pubblica. Ho firmato l'avviso. Scocca l'ora della trasparenza": parte da qui, il ministro della Salute Giulia Grillo, intervistata dal Messaggero.

"Quell'incarico è il più importante che conferisce il ministero della Salute: vigila su un fatturato di quasi 30 miliardi di euro e si occupa di atti fondamentali come l'autorizzazione all'immissione in commercio dei farmaci e la farmacovigilanza" ed è "giusto garantire la partecipazione non solo agli adepti dei ministri, ma a una platea ampia di cittadini, sia come osservatori che come candidati".

Ma, aggiunge, "è solo il primo passo. Poi toccherà alle nomine nelle Asl e negli ospedali, negli enti controllati dal ministero, nella scelta dei primari", con "trasparenza, meritocrazia, partecipazione".

"Valga nel pubblico ciò che vale nel privato - sintetizza -: il manager va valutato e, se è scarso, mandato via" e "vorrei che fossero pubblici" i "dati sulle valutazioni delle commissioni per i direttori generali delle Asl. Non conosciamo i punteggi attribuiti, quindi il presidente della Regione fa le nomine a sua discrezione anche se i parametri non corrispondono".

Quanto ai vaccini, "sarà il Parlamento ad affrontare a breve la questione con una proposta di legge. Garantirò le coperture di sicurezza per ottenere l'effetto gregge, avendo bene a mente che oggi c'è ancora da tenere alta l'attenzione sul morbillo".

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