È partita da due giorni la campagna antincendio boschivo della Regione Sicilia tra luci ed ombre. Sono stati stanziati 50 milioni per la campagna antincendio boschivo che quest’anno è partita in tempo, nonostante il potenziamento della flotta aerea, rimangono pochi uomini e anziani per spegnere gli incendi boschivi e mezzi di terra vetusti. E’ questa la fotografia della Sicilia.
Destinati 50 milioni di euro. Sono stati stanziati 50 milioni di euro alla fine dello scorso anno nella legge di stabilità regionale. Circa ventisei milioni sono stati investiti dal dipartimento dello Sviluppo rurale per avviare fin da aprile una campagna di prevenzione degli incendi con la creazione di viali parafuoco. Circa ventiquattro milioni sono serviti per effettuare la manutenzione e la revisione meccanica dei 500 mezzi in dotazione agli operai della forestale per spegnare gli incendi.
Nuovi elicotteri per spegnere incendi. Sono arrivati anche nuovi elicotteri per la campagna antincendio boschivo, avvio della campagna antincendio, sono operative, su tutto il territorio. Grazie alle convenzioni stipulate dalla Regione con le forze armate, potranno essere utilizzati quattro elicotteri dislocati nelle basi di Trapani Birgi (Aeronautica), Sigonella (Esercito), Catania (Marina militare) e Palermo-Boccadifalco (Carabinieri). Altri sei ne arriveranno entro luglio per grazie a una gara d’appalto con privati, così la flotta a disposizione della Regione Sicilia avrà almeno 10 mezzi aerei per fronteggiare gli incendi boschivi.
Poco personale e mezzi vetusti. Ma rimangono delle grosse problematiche ancora non risolte, come i concorsi da bandire per posti di agente forestale: “Siamo 650 agenti forestali in divisa con qualifiche di polizia giudiziaria e pubblica sicurezza - ha spiegato il direttore della Forestale, Filippo Principato – e siamo anziani. Ho strappato la promessa al presidente Nello Musumeci e all’assessore al Territorio Toto Cordaro che il prossimo anno verrà bandito un concorso- ha continuato Principato – Inoltre i nostri mezzi sono vetusti ormai in molti casi non è utile la riparazione me è necessario l’acquisto per la sostituzione”.
Ritardi nella convezione tra Regione e i vigili del fuoco per la campagna antincendio boschiva. Anche se le regioni non hanno l’obbligo di stipularla la Sicilia è una regione ad altissimo rischio incendi. Perciò segretario regionale Sicilia del sindacato Conapo dei vigili del fuoco Giuseppe Musarra: “Già si sono registrate diverse emergenze nei territori di Caltanissetta, Catania, Messina, Ragusa e Siracusa, ma ancora la Regione Sicilia non ha ancora stipulato la convenzione con i vigili del fuoco, quindi al momento, gli incendi di bosco e di interfaccia dovranno essere affrontati senza il necessario potenziamento di risorse previsto per legge”.
Il segretario Musarra ha spiegato: “Nel momento in cui su 12 ore di lavoro i vigli del fuoco sono costretti a spegnere per 10 ore incendi di sterpaglie, poi capita che si deve intervenire in un incendio abitazione e i nostri uomini stanchi s’infortunano. Noi dovremmo avremmo come priorità il soccorso urgente di persone e abitazioni, non lo spegnimento dei boschi e delle sterpaglie. In alcune zone ancora il personale della forestale non è riuscito a coprire il territorio e noi vigili del fuoco dobbiamo intervenire e siamo allo tremo delle forze e dei mezzi. Spero che i ministri Salvini, Centinaio e Costa - ha concluso Musarra - facciano una urgente verifica e diano una sonora tirata di orecchie alle Regioni inadempienti o ritardatarie, alcune delle quali sono quelle che già nel 2017 hanno avuto gravi problemi di incendi e di poca organizzazione".
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