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Alimentare: i surgelati aiutano la ripresa del settore

(ANSA) - MILANO, 13 GIU - La crescita del comparto alimentare registrata nel 2017 è stata trainata dalla ricerca della salute e del benessere da parte dei consumatori e i prodotti surgelati hanno contribuito con un +2% rispetto al 2016. Dei quasi 2 milioni di tonnellate di cibo sprecato dalle famiglie italiane solo il 2,5% è surgelato. La fotografia è quella presentata a Milano da Iias, Istituto italiano alimenti surgelati con il rapporto annuale sui consumi, illustrato dal presidente Vittorio Gagliardi.

Da segnalare l'aumento nel canale retail con un +3,1% (531.500 tonnellate di prodotti venduti in totale) e nel catering con 310.000 tonnellate. Performance al top per l'ittico che sale del 5% con 113.400 tonnellate consumate, le pizze +2,1% e i vegetali a +1,8%.

"Le aziende del settore - ha sottolineato Gagliardi - hanno interpretato correttamente le esigenze degli italiani, mixando la richiesta di servizio e praticità con i principi di salute e benessere. Una delle principali ragioni del successo del comparto è il pochissimo spreco, i surgelati infatti, come dimostrano le rilevazioni del progetto 'Reduce', pesano per solo il 2,5% sul fenomeno del 'food waste' contro il 63% di prodotti freschi e il 30% di quelli a breve scadenza". Il consumo pro-capite si attesta su 13,9 kg annui e nel 2017 sono state 25 milioni le famiglie che hanno acquistato surgelati con una penetrazione del 95% e un valore di mercato complessivo tra i 4.200 e i 4.500 milioni di euro. Infine da una recente indagine Censis-Coldiretti emerge che chi acquista prodotti surgelati è in genere lo stesso consumatore che privilegia i prodotti Dop e Igp da agricoltura bio, attento quindi alla qualità. (ANSA).

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