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Poliziotto uccide un 20enne a Genova, Salvini: "Vicino all'agente, ha fatto il suo dovere"

Il luogo dell'uccisione

«Non solo da ministro, ma da cittadino italiano e da papà sarò vicino in ogni modo possibile a questo poliziotto che ha fatto solo il suo dovere salvando la vita a un collega». Lo scrive il ministro dell’Interno Matteo Salvini su Twitter con l’hastag #iostoconchicidifende riferendosi alla vicenda del poliziotto che ha sparato a un ecuadoriano che lo aveva ferito dopo una colluttazione a Genova.

Per la procura di Genova è stato legittimo l’uso dell’arma d’ordinanza da parte dell’agente di polizia che è stato ferito dal giovane ecuadoriano Jefferson Tomalà con un coltello nel corso di una breve colluttazione. L'agente, che si trova in ospedale ha sparato dopo che anche il collega è stato ferito, ed ha ucciso il giovane. Saranno gli accertamenti, anche con una consulenza tecnica balistica disposta dal pubblico ministero a appurare se vi sia stato un eccesso nell’uso dell’arma.

«Queste vicende lasciano sempre amarezza: anche quando muore una persona che delinque e che si è posta in condizione di offesa nei nostri confronti. Non è mai una cosa positiva e mi fa piacere che ne ha contezza anche il collega perché mai noi dobbiamo perdere quel profilo di umanità che alla fin fine contraddistingue in positivo la nostra attività», dice il capo della polizia Franco Gabrielli. L'agente è stato indagato per omicidio colposo per eccesso nell’uso delle armi. Un atto dovuto. «Ovviamente abbiamo molta fiducia nell’iter giudiziario e c'è la massima e assoluta e convinta fiducia nell’operato della magistratura», dice Gabrielli.

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti stamani via Fb ha fatto «un augurio di pronta guarigione all’agente di Polizia ferito a Genova domenica scorsa e ancora ricoverato al San Martino».

L’episodio è avvenuto nella casa del giovane a Sestri Ponente dove la polizia era intervenuta dopo una richiesta di aiuto da parte della madre perché il ragazzo aveva un furiosa crisi di nervi per essere stato lasciato dalla compagna dalla quale aveva avuto una figlia due mesi fa.

«Il poliziotto sta meglio anche se è ancora scosso per quanto è successo, perché nonostante sia un professionista esperto certe esperienze sono dure da affrontare». Lo ha detto Angelo Grattarola, direttore del reparto di chirurgia d’urgenza dell’ospedale San Martino che stamane ha accompagnato il capo della polizia Franco Gabrielli nella visita al poliziotto ferito, il sovrintendente Paolo Petrella, 55 anni. «Il paziente è stato trasferito dal reparto sub intensivo a un normale reparto di degenza», ha aggiunto Grattarola. Il capo della Polizia Franco Gabrielli, durante la visita al poliziotto ferito, era accompagnato dal questore Sergio Bracco.

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