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Nissan, anche la sicurezza nel Piano di Sostenibilità 2022

ROMA - Ambiente, società e governance nel quadro della strategia aziendale a medio termine. Sono questi i tre assi sui quali si articola il Nissan Sustainability 2022, piano finalizzato a ridurre l'impatto ambientale dell'azienda, aumentare la diversità e l'inclusione e migliorare la governance, in linea con il piano a medio termine Nissan M.O.V.E. to 2022.

È la prima volta che Nissan annuncia un piano per la sostenibilità integrato che riunisce tutti gli aspetti delle iniziative a favore dell'ambiente, della società e della governance in un unico approccio.

Il piano si inserisce all'interno del Nissan Green Program, il programma lanciato nell'anno fiscale 2001 con una visione di lungo termine proiettata al 2050. A livello ambientale, l'obiettivo prefissato da Nissan è quello di ridurre le emissioni di CO2 dei nuovi veicoli del 40% entro l'anno fiscale 2022 rispetto ai livelli del 2000, in parte grazie a una maggiore elettrificazione. Nissan intende anche ridurre le emissioni di CO2 generate dalle attività produttive e aziendali del 30% entro l'anno fiscale 2022 rispetto ai livelli del 2005 e di limitare l'impiego di nuovi materiali del 70% entro l'anno fiscale 2022, in virtù del sempre maggiore impiego dell'economia circolare che promuove il riuso e il riciclo delle batterie agli ioni di litio che alimentano i veicoli elettrici. Tra gli obiettivi quello di utilizzare al minimo i composti organici volatili nei processi di produzione dei veicoli e di ridurre anche il consumo d'acqua nella produzione globale.? Per quanto riguarda invece la sfera sociale, tra le iniziative messe in campo da Nissan sicuramente quella di ridurre gli incidenti mortali a bordo dei veicoli Nissan attraverso sistemi di assistenza alla guida più autonomi e di portare le quote rosa dei comitati direttivi al 16% nel mondo e al 13% in Giappone entro il primo aprile 2023.

Le nuove azioni di governance includono comunicazioni costanti sul tema della compliance nell'ambiente di lavoro, un sistema di gestione della conformità studiato e monitorato da un team di esperti dedicati, l'istituzione di una funzione di audit interno, la nomina di responsabili locali indipendenti dedicati interamente alla compliance che diventeranno una delle linee di difesa primarie a livello regionale, la promozione di opportunità per permettere ai dipendenti di esprimere la propria opinione e infine una revisione della corporate governance, affidando 1/3 dei posti del Consiglio d'amministrazione a dirigenti indipendenti.

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