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Avramopoulos, tutti responsabili, non solo Italia-Malta

STRASBURGO - "Nessuno crede" che quanto accaduto con la nave Aquarius "sia solo una responsabilità italiana, maltese o spagnola. E' una responsabilità europea e richiede una risposta europea". Così il commissario europeo alla Migrazione Dimitris Avramopoulos sul caso Aquarius durante una conferenza stampa al Parlamento europeo riunito in plenaria a Strasburgo. "L'incidente dell'Aquarius dimostra che il nostro lavoro non è finito e non lo sarà presto. Dobbiamo essere preparati. Non ci possiamo permettere si ripeta un nuovo 2015, abbiamo bisogno di un approccio comune strutturato, con solidarietà e responsabilità condivisi", ha detto.

 

"Non commento le dichiarazioni dei leader politici, ma posso aggiungere che aldilà di quello che è stato detto, quello che deve prevalere sono i due principi basi che hanno definito le nostre politiche negli ultimi anni e hanno dato dei risultati tangibili e devono continuare ad essere rispettati in futuro, cioè la responsabilità e la solidarietà", ha replicato Avramopoulos alla domanda dei giornalisti che gli chiedevano di commentare quanto affermato dal presidente francese Emmanuel Macron che ha denunciato "una forma di cinismo e di irresponsabilità" da parte dell'Italia nel caso della nave Aquarius.

 

 

Sulla vicenda della nave Aquarius non è questione se il comportamento dell'Italia "sia legale o meno, ma se sia adeguato e in linea con la politica migratoria europea. Non seguiremo" la strada di chi ha detto che il comportamento dell'Italia è illegale, "sto ancora aspettando di vedere come evolve la situazione", ha proseguito Avramopoulos rispondendo ai giornalisti.

 

 

"Non faccio il gioco del biasimo. Molta attenzione è stata data alla vicenda di Aquarius ma questo è solo un incidente, un caso". In queste ore "l'Italia sta salvando altri 900 migranti e mantiene le sue responsabilità. Voglio esprimere i ringraziamenti per gli erculei sforzi che l'Italia ha fatto negli ultimi tre anni, e per questo deve essere lodata. La Commissione continuerà a sostenere l'Italia", ha sottolineato il commissario europeo.

 

Bruxelles propone di allocare 34,9 miliardi di euro, nel prossimo budget Ue 2021-2027, per rafforzare le frontiere esterne e gestire i flussi migratori. Lo annuncia il commissario Ue, Dimitris Avramopoulos, spiegando che si tratta del triplo di quanto previsto dall'attuale budget di 13 miliardi. Dei 34,9 miliardi, in particolare, 21,3 sono per il rafforzamento delle frontiere esterne e le agenzie Ue, con 10mila nuovi agenti per Frontex; mentre 10,4 vanno alla gestione dei migranti, col 40% della cifra destinato ai rimpatri.

 

Il commissario Ue Dimitris Avramopoulos resta dubbioso sulla possibilità che alcuni Paesi fuori dall'Ue possano ospitare dei centri di accoglienza dei migranti. "Conoscete dei Paesi fuori dall'Ue, o qualche Paese, che accettino di ospitare tali campi?", ha detto il commissario rispondendo ai reporter. A quel punto il giornalista che gli aveva posto la domanda ha risposto 'No' ed il commissario a sua volta ha replicato: "Beh, non lo sanno neanche loro".

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