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Assobirra, serve nuova legge per il settore

(ANSA) - ROMA - Riscrivere la legge sulla birra che risale al 1962, per regolare la fantasia dei mastro birrai italiani che stanno avendo un enorme successo all'estero. E' l'appello lanciato dal presidente di Assobirra, Michele Cason, a margine della premiazione della sesta edizione di Cerevisia, concorso nazionale patrocinato dal Ministero delle Politiche agricole e organizzato dal Banco Nazionale di Assaggio delle Birre (BaNAB), comitato voluto dalla Camera di Commercio di Perugia, della Regione Umbria, dal Centro di Eccellenza per la Ricerca sulla Birra dell'Università di Perugia, dal Comune di Deruta e da AssoBirra. Un premio che valorizza e promuove la produzione, il commercio e il consumo delle birre nazionali di qualità, dove quest'anno hanno partecipato complessivamente 126 birrifici, dai grandi ai più piccoli. Ne sono stati selezionati 17, di cui circa 13 sono dei micro birrifici.

"In tutti questi anni il mondo della birra è cambiato", spiega all'ANSA Cason, riferendosi in particolare al fenomeno dei micro birrifici, che ormai contano oltre 900 realtà in tutto il territorio nazionale con un fatturato medio che va da 500 mila euro ad 1 milione di euro. "L'inventiva dei mastri birrai è aumentata usando sempre nuovi ingredienti legati al territorio che viene così rivitalizzato - precisa il presidente - ma la legge non ha seguito questa evoluzione del mercato e del consumo". A questo proposito Cason ha parlato di un Tavolo di confronto con tutti i protagonisti del sistema, in modo che ogni innovazione possa trovare spazio all'interno della nuova normativa. Una legge che, secondo Assobirra, deve riguardare, in particolare la lista degli ingredienti oggi non comprensiva e le diverse tipologie di lieviti utilizzati. (ANSA).

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