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Ue a Italia-Malta, imperativo umanitario è priorità

BRUXELLES - "Per la Commissione c'è prima l'imperativo umanitario, stiamo parlando di persone. La priorità è che maltesi e italiani permettano" a nave Aquarius di sbarcare i migranti e ricevere le cure necessarie. "Rivolgiamo un appello affinché le persone siano sbarcate velocemente e ricevano le cure" del caso. Così Margaritis Schinas, portavoce della Commissione europea.

 

La situazione della nave Aquarius è "regolata dal diritto internazionale e non è competenza della Commissione interpretare la legge". Ma "la situazione è tutto tranne che chiara. Secondo il diritto internazionale, la decisione sul luogo in cui una nave dovrebbe sbarcare spetta al Paese che coordina l'operazione di salvataggio", ma "non precisa se deve essere nello stesso Paese". La legge propone solo dei "criteri, per orientare la decisione". Così Natasha Bertaud, portavoce della Commissione europea per la Migrazione.

 

"Il mandato dell'operazione Frontex in Italia è stato modificato", con la nuova operazione Themis "nel mandato si indica che è il Paese che guida il coordinamento dell'operazione di salvataggio in mare ad avere la responsabilità di decidere ed indicare un porto sicuro per gli sbarchi, ma, come peraltro anche nel diritto internazionale, non specifica in quale Paese questo si debba trovare", ha detto Bertaud.

 

"Siamo in contatto con le autorità italiane e maltesi. Quello che la Commissione Ue può continuare a fare" nel caso della nave Aquarius carica di migranti "è investire tutto il suo peso diplomatico per trovare una soluzione veloce alla questione", ha aggiunto la portavoce.

 

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