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Dazi: costruttori giapponesi preoccupati per indagine Trump su auto

TOKYO - L'associazione dei costruttori di automobili giapponesi (Jama) è seriamente preoccupata per le intenzioni del presidente Usa Donald Trump di avviare un'inchiesta che ha lo scopo di aumentare le tariffe sui veicoli importati negli Stati Uniti. "Sarebbero gli stessi consumatori ad essere penalizzati tramite l'aumento dei prezzi delle auto e la ridotta offerta dei modelli sul mercato", ha detto Akio Toyoda, presidente della Jama, aggiungendo che l'intero sistema legato all'assistenza, lo stoccaggio e il mercato di seconda mano potrebbe subire conseguenze negative, anche sull'economia statunitense.

Toyoda - che ricopre anche il ruolo di presidente della Toyota - ha indicato che le aziende nipponiche raggruppate sotto la Jama gestiscono ben 24 stabilimenti di produzione negli Usa, 44 centri di ricerca e sviluppo in 19 stati americani, e nel 2017 quasi 3,8 milioni di veicoli sono stati prodotti dalla manodopera locale. Gli Stati Uniti sono il primo mercato di sbocco per i costruttori giapponesi, che di recente hanno incrementato gli investimenti per raggiungere una maggiore capacità produttiva all'interno del paese.

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