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Nasce il governo Lega-M5s, nuovo incarico a Conte: alle 16 il giuramento

Nasce il governo Lega-M5s. Giuseppe Conte ha ricevuto per la seconda volta il mandato da Sergio Mattarella. La lista dei ministri è stata presentata con il nodo dell'Economia risolto con la nomina di Giovanni Tria, Paolo Savona dirottato alle Politiche comunitarie. Alle 16 il giuramento al Quirinale, lunedì e martedì la fiducia alle Camere.

ECCO LA LISTA DEI MINISTRI CON NOMI E FOTO

"Lavoreremo intensamente per realizzare gli obiettivi politici anticipati nel contratto di governo - commenta Conte -. Lavoreremo con determinazione per migliorare la qualità di vita di tutti gli italiani". A quasi tre mesi dalle elezioni e a un passo dal ritorno alle urne è arrivata la fumata bianca. "Si è concluso un complesso itinerario", ha commentato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Luigi Di Maio e Matteo Salvini hanno siglato l'accordo al termine di un lungo faccia a faccia alla Camera. A sbloccare l'impasse è soprattutto il cambio di ruolo di Paolo Savona, il professore anti-euro cui Sergio Mattarella aveva negato l'Economia.

"E' stato raggiunto l'accordo per un governo politico M5s-Lega", recita una nota di Di Maio e Salvini alle sette di sera. Dopo pochi minuti Carlo Cottarelli, cui il presidente della Repubblica aveva affidato l'incarico di formare un esecutivo "neutrale" per portare al voto anticipato, sale al Quirinale a rimettere il mandato. "E' stato un grande onore servire il Paese anche se per poco. Un governo politico è di gran lunga la migliore soluzione anche per l'incertezza che deriverebbe dalle elezioni", dichiara ringraziando i potenziali ministri del suo governo. La sala stampa applaude. E Mattarella lo ringrazia "per il senso delle istituzioni".

Governo politico, dunque. Un governo giallo-verde. Con 17 ministri, tra cui Di Maio e Salvini. E due professori a Palazzo Chigi e via XX Settembre. Nasce con il voto in Parlamento di M5s e Lega. Dice "No" Forza Italia, che annuncia "battaglia per i cittadini". E annunciano un'opposizione dura Partito democratico e Liberi e uguali: "Costruiremo l'alternativa - dice Maurizio Martina - al governo populista e di destra che ha un programma pericoloso, estremista, antieuropeo e iniquo".

Fratelli d'Italia, che era disponibile al "Sì" alla fiducia, sceglie la linea dell'astensione. "Per patriottismo - dichiara Giorgia Meloni - diamo una mano perché l'Italia è sotto attacco e non ci possiamo permettere il voto a luglio". E' questo un passaggio chiave per la nascita del governo: M5s era infatti contrario a dare ministeri al partito di Meloni e solo lo stop di Salvini all'alleata sblocca l'intesa, nella lunga trattativa finale tra M5s e Lega.

A riaprire i giochi è stata mercoledì sera la disponibilità data da Di Maio al Quirinale a spostare Savona dall'Economia a un altro ministero. Salvini si prende una notte di riflessione.
Poi interrompe la sua campagna elettorale per le comunali e nella mattina di giovedì torna a Roma. Dopo un incontro con Meloni a Montecitorio, si riunisce in conclave con Di Maio per comporre il rebus finale dei ministeri. Restano riuniti l'intero pomeriggio, a un certo punto qualcuno li fotografa su un terrazzo della Camera. Intanto li raggiunge Conte, che arriva in treno da Firenze dopo aver tenuto una lezione all'università.

Alle 19, la fumata bianca. " Forse finalmente ci siamo dopo tanti ostacoli, attacchi, minacce e bugie", scrive Salvini su Facebook prima di partire per un comizio a Sondrio. Il governo penta-leghista nasce in notturna. Con la salita al Colle di Conte per consegnare la lista dei ministri.

Poco prima la rinuncia di Carlo Cottarelli: "Per me è stato un grande onore lavorare per il Paese anche se solo per pochi giorni. Un governo politico è la soluzione di gran lunga migliore".

 

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