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Sconfitta a Napoli: così è retrocesso il Crotone, la delusione della città

A Crotone sono palpabili la tristezza e la delusione per la retrocessione in serie B della squadra di calcio cittadina dopo due anni consecutivi nel massimo campionato.

Una delusione che risulta ancora più cocente se si considera che la squadra ha concluso la stagione con un punto in più in classifica (35) rispetto al campionato dello scorso anno Il momento di svolta dell'attuale stagione é arrivato nel dicembre scorso con le dimissioni dell'allenatore Davide Nicola, che era alla guida della squadra dal luglio del 2016.

Dimissioni motivate da presunti dissidi con la dirigenza della società.

L'arrivo di Walter Zenga alla guida della squadra era stato accolto positivamente dalla tifoseria, alimentando la speranza che si potesse ripetere il "miracolo" dello scorso anno. Non é stato così. E non lo é stato soprattutto per i passi falsi che il Crotone ha segnato soprattutto in occasione degli scontri diretti con le dirette avversarie nella lotta per non retrocedere. In questo senso sono state determinanti - con punti persi che alla fine si sono rivelati determinanti - le sconfitte, nel girone di ritorno, con la Spal in casa e col Chievo e col Benevento fuori casa. Ma a bruciare più di tutto é il pareggio interno col Cagliari per la rete annullata dall'arbitro Tagliavento a Ceccherini per un fuori fioco apparso ai più inesistente. La vittoria con i sardi, infatti, avrebbe dato al Crotone quei 2 punti che avrebbero permesso alla squadra di salvarsi. La delusione più forte, comunque, l'hanno vissuta i circa 500 tifosi al seguito della squadra a Napoli, che alla fine della partita hanno applaudito i giocatori e Zenga che sono andati a salutarli. Una sportività, quella dei sostenitori del Crotone, riconosciuta dagli stessi tifosi del Napoli, che li hanno applauditi a loro volta.

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