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L'Ue lancia un piano per autoveicoli più sicuri, puliti e smart

(di Lucia Sali)

BRUXELLES - Auto più sicure e intelligenti, dotate di dispositivi automatizzati per evitare gli incidenti come il freno automatico o il controllo della velocità, evitando 10.500 morti e 60mila feriti gravi entro il 2030. Ma anche veicoli più puliti, spingendo sull'elettrico e tagliando le emissioni di CO2 anche per i camion almeno del 30% entro il 2030. Per arrivare entro il 2022 ad avere già tutte le nuove vetture connesse a internet e ai servizi del sistema satellitare Galileo, con l'obiettivo di giungere al 2030 con il 25% degli spostamenti urbani coperti da mezzi di trasporto pubblici automatizzati e, per il trasporto merci, una mobilità pienamente autonoma con convogli di camion connessi sulle autostrade.

E' l'immagine futuristica eppure da realizzare a breve termine di cui getta le basi il terzo e ultimo maxi-pacchetto mobilità presentato dalla Commissione Juncker. Questo mette anche sul piatto 450 milioni di investimenti Ue per la digitalizzazione dei trasporti nell'ambito della Connecting Europe Facility, a cui si aggiungono ulteriori 103 milioni di euro per il biennio 2018-2020 sotto il programma Horizon2020 per ricerca e innovazione sui veicoli automatizzati.

SICUREZZA STRADALE. Entro 3-5 anni tutti i nuovi modelli auto e camion dovranno avere 15 tecnologie 'salvavita', tra cui freno d'emergenza, controllo velocità, sistema anti-distrazione e di rilevamento di ciclisti e pedoni, mantenimento della rotta, vetro di sicurezza, cinture più sicure, pressione dei pneumatici. Queste misure si stima eviteranno 7.300 incidenti mortali e 38.900 incidenti gravi tra il 2020 e il 2030. Vengono inoltre estese anche alle statali le norme di sicurezza in vigore per le autostrade, un'operazione che dovrebbe impedire altri 3.200 morti sulle strade e 20.700 feriti gravi.

MOBILITA' PULITA. Per la prima volta nella storia, anche i mezzi pesanti si vedono imporre un taglio delle emissioni di CO2: -15% entro il 2025 dai valori del 2019, e almeno -30% entro il 2030, ma quest'ultimo è indicativo e verrà rivisto nel 2022 per adattarlo agli sviluppi tecnologici ed estenderlo anche a bus, pullman e camioncini. I costruttori di Acea, però, ritengono si tratti di target "troppo aggressivi" che non tengono conto del mercato. Si punta poi per il 2019 a un design più aerodinamico per i camion e a nuove etichette più chiare per la perfomance degli pneumatici, riducendo ulteriormente le emissioni di un volume pari a 4 milioni di auto. Parte anche il Piano d'azione per sviluppare le batterie elettriche in Europa.

VEICOLI CONNESSI. Arriva la strategia Ue che getta le basi per il futuro prossimo e a lungo termine di vetture connesse e automatizzate, indicando gli standard su livelli di sicurezza, responsabilità legale, interoperabilità, comunicazioni, infrastrutture, protezione dei dati e loro accesso. Bruxelles si impegna inoltre a valutare l'impatto etico e socio-economico sui lavoratori del settore quali autisti e camionisti, e il loro reimpiego. Bruxelles propone poi lo stop ai documenti cartacei per il trasporto merci per passare alla digitalizzazione delle pratiche legali, con risparmi stimati di 3,1 miliardi l'anno. "Ora - ha invitato la commissaria Ue ai trasporti Violeta Bulc - tocca a Parlamento e stati membri essere all'altezza delle ambizioni europee" e procedere alla loro realizzazione. 

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