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Tesla a fuoco in Svizzera, ipotesi di 'thermal runaway'

ROMA - Conti che non tornano e contemporanea fuga di manager. Per Tesla e soprattutto per il suo 'boss' Elon Musk il momento non è dei migliori, anzi ha virato decisamente al peggio in quanto negli ultimi dieci giorni due auto elettriche Tesla hanno avuto gravi incidenti con tre decessi, su cui si sta indagando. Sotto osservazione da parte delle Autorità ci sono soprattutto i pacchi batteria e il sistema Autopilot (che, va detto, è un sistema di guida autonoma di livello 3 spesso confuso come 'autopilota') che sono due tra le prerogative che hanno fatto apprezzare Tesla. Preoccupa soprattutto quanto avvenuto nel vicino Canton Ticino, in Svizzera, nella zona di Monte Ceneri che per gli utenti Tesla rappresenta un passaggio obbligato in quanto vi ha sede un frequentatissimo supercharger della Casa dove si fa il 'pieno' di energia gratis. Una berlina Model S guidata da un cittadino tedesco - riporta il Corriere del Ticino - giovedì scorso ha impattato contro le barriere, si è ribaltata ed ha preso fuoco (come era avvenuto in un altro incidente in Florida) senza permettere al guidatore di mettersi in salvo. Il tema è molto delicato perché i pacchi batteria agli ioni di litio non sono facili da gestire e quando s'incendiano, bruciano raggiungendo temperature elevatissime e rilasciando sostanze nocive. Secondo diverse fonti quanto accaduto in Svizzera è legato al cosiddetto effetto 'thermal runaway'. Gli esperti del sito antincendio-italia.it scrivono al riguardo: ''le batterie agli ioni di litio possono, in circostanze del tutto eccezionali, presentare un subitaneo ed inarrestabile incremento della temperatura, in una sorta di reazione a catena che porta alla rottura dell'equilibrio termico del sistema ed alla distruzione completa delle batterie e della vettura. Il flusso di ioni di litio da anodo a catodo (batteria in uso) oppure da catodo ad anodo (batteria in ricarica) può surriscaldare la batteria fino a far reagire l'elettrolita con altri elementi chimici presenti, aumentando ulteriormente la temperatura fino a produrre gas che aumentano la pressione interna producendo ulteriore calore''. Prosegue antincendio-italia.it: ''In condizioni normali questo aumento della temperatura è tenuto sotto controllo, ma in condizioni estreme o in presenza di gravi difetti di fabbricazione può crearsi un effetto a catena che può portare all'incendio della batteria ed alla produzione di fumo fuoriuscente dal pacco batterie. Dagli studi effettuati il problema principale risiederebbe in difetti di fabbricazione del separatore fra anodo e catodo, che deve evitare il verificarsi di cortocircuiti. Occorre precisare comunque che il thermal runaway è un problema che si presenta soltanto in condizioni estreme''. Il sito antincendio-italia.it riporta quanto si può leggere sul manuale della Tesla Model S: ''Under normal usage, lithium-ion cells do not evolve gases. Lithium-ion cells will only emit gases if severely abused: for example if severely crushed, heated to more than 150C for an extended time, or severely overcharged". Viene ammesso cioè che se sottoposte a urti severi, le batterie agli ioni di Litio possono emettere gas, e quindi generare quella condizione di pressione che avvia il 'thermal runaway'.

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