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Festa della mamma, Branchesi: miei figli mi vedono sempre impegnata, ma felice

"Spero che il mio esempio possa aiutare le donne a capire che lavorando sodo si possono realizzare i propri sogni e raggiungere ruoli importanti". Marica Branchesi, l'astrofisica italiana conosciuta in tutto il mondo per il suo contributo alla sensazionale scoperta delle onde gravitazionali e incoronata poche settimane fa dal Time fra le 100 persone più influenti dell'anno, è convinta che "le donne possono essere attratte dalla bellezza della scienza".

La spinta che l'ha portata a fare astronomia, racconta all'ANSA, è stata quella di "appagare la mia curiosità; mi è sempre piaciuta la scienza in generale e poter esplorare l'universo è una cosa che mi entusiasma tuttora. Questo agosto è stato bellissimo, ogni giorno c'erano dati nuovi da vedere e analizzare per capire una piccola parte dell'universo". Mentre lo racconta sono i suoi occhi che brillano a testimoniare l'energia e la passione che mette nel suo lavoro.

"Nella scienza ognuno può portare un contributo fondamentale - aggiunge - questa meravigliosa scoperta delle onde gravitazionali non è la scoperta di una singola persona, ma di migliaia di scienziati che da tutto il mondo hanno dato ognuno un proprio piccolo contributo per realizzarla". Eppure le donne nella scienza, specie in alcune branche, sono ancora poche o non riescono a raggiungere ruoli di vertice.

"Le donne secondo me hanno più paura di sbagliare, invece devono capire che sbagliando s'impara. Lo vedo anche nelle mie studentesse. Forse è una questione culturale, ma i cambiamenti sono importanti - dice, analizzando alcune possibili cause - Spesso poi si pensa che la carriera da scienziata e da mamma non possano coincidere. Io sono l'esempio dell'esatto contrario. In questi anni di scoperte scientifiche meravigliose sono nati anche i miei figli che sono la cosa più importante della mia vita. E' chiaro che hanno una mamma sempre impegnata ma hanno una mamma felice, che cerca di massimizzare i momenti trascorsi insieme a loro", svela raccontando un po' di sé.

Branchesi è convinta che servano degli "incentivi e aiuti per le famiglie", come ad esempio la possibilità di avere un asilo sul posto di lavoro. "Il nostro lavoro ci facilita perché possiamo lavorare anche molto da casa - racconta -. Personalmente ho un compagno (anche lui un noto scienziato Jan Harms) molto bravo. Ci dividiamo tutti i compiti. In questo momento, mentre io sono al congresso, lui è a casa con i bambini. Anche l'aiuto dei nonni è fondamentale".

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