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I cristalli del tempo in un materiale dei giocattoli

I cristalli temporali, che cominciano a ticchettare se esposti a determinate lunghezze d’onda, sono stati scoperti in un materiale comune in molti giocattoli chiamato fosfato di monoammonio. È quanto emerge da due studi pubblicati sulle riviste Physical Review Letters e Physical Review B, firmati dai fisici dell’Università americana di Yale, coordinati da Sean Barrett.

I ricercatori hanno prodotto in laboratorio cristalli di fosfato di monoammonio e li hanno poi studiati con una tecnica di risonanza magnetica nucleare, simile a quella utilizzata in diagnostica medica, trovando al loro interno la firma dei cristalli temporali.

Teorizzati per la prima volta nel 2012 dal fisico premio Nobel Frank Wilczek, questi cristalli sono caratterizzati da una struttura regolare che si ripete nel tempo e sono stati realizzati per la prima volta nel 2016. “Il cristallo temporale - ha spiegato all’ANSA il fisico teorico Vincenzo Barone, dell’Università del Piemonte orientale e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) - è una specie di orologio naturale che si crea spontaneamente”. Secondo gli autori, questi cristalli temporali potranno migliorare la precisione degli orologi atomici, e quindi dei Gps che ne sfruttano la tecnologia.

“Oggi i più accurati orologi atomici, che misurano il tempo dalla frequenza di oscillazione di un singolo atomo - ha chiarito Barone - sbagliano di un decimo di secondo ogni 10 miliardi di anni. Sarà, quindi, difficile migliorare questa precisione. Ma - ha concluso - il fatto che si moltiplicano gli esempi di cristalli temporali dimostra che il fenomeno potrebbe essere più comune di quanto si pensi”.

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