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Corpo e scultura, 700 anni al Met Breuer

NEW YORK - Cosa hanno in comune il Michael Jackson di Jeff Koons e Donatello? Il JFK nella bara di Maurizio Cattelan e Antonio Canova? El Greco e l'artista americano Paul McCarthy? Ripensare 700 anni di scultura, dall'Europa del Trecento alla Palestina dei nostri giorni e' l'obiettivo di "Like Life: Scultura, Colore e il Corpo", la mostra tour de force che celebra il secondo anniversario del Met Breuer, il museo satellite del Metropolitan dedicato all'arte contemporanea. Sono in tutto 120 oggetti su una "wish list" di oltre 900 messi insieme dalla responsabile dell'arte moderna del museo Sheena Wagstaff e da Luke Syson del Dipartimento Scultura e Arti Decorative: titolo originale "Polycrhrome", la mostra era nata come un esame "tradizionale" della tradizione europea delle statue policrome ma e' diventata qualcosa di meno storico, e piu' a cavallo a cavallo tra provocazione e senso del macabro.
    Il filo conduttore e' la ricerca dell'artista di replicare la presenza della vita (e della morte) nel corpo umano.
   

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