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Sgarbi fa le valigie, lo sfogo in un video: "Io cacciato, non sarò più assessore ma ho un ricatto per Musumeci"

PALERMO. "Il presidente Musumeci non vede l'ora che io me ne vada. Non sarò più assessore ai Beni culturali. Hanno deciso loro che me ne devo andare, non ho scelto io". Lo ha detto Vittorio Sgarbi, presentando la mostra "Antonello incontra Laurana" a Palermo.

"Il presidente della Regione mi ha chiamato dicendo che la situazione era insostenibile, credo forse perché ci sono i Cinque stelle alla porta. Il patto che prevedeva - ha proseguito - le mie dimissioni qualora fossi diventato ministro. Forse, visto che difficilmente diventerò ministro, sarei rimasto assessore qui. Però avevo bisogno di capire come vanno le cose, la situazione è ancora incerta"

"La sgradevolezza nei confronti di un grande professionista quale io sono - ha aggiunto - si manifesta continuamente. Oltretutto, se me ne fossi andato tre giorni fa questa mostra sarebbe rimasta orfana, così come quella a palazzo Riso che inaugureremo presto".

Futuro da ministro? "Se ci fosse un governo del centrodestra, avrei una possibilità su cinque di fare il ministro. Ma siccome non sono gradito ai grillini, mi sembra difficile. Io sono l'unica opposizione ai grillini. Ma devo sloggiare per lasciare il posto a qualcuno che sono sicuro sarà siciliano e appartenente a un partito. Me ne andrò quando lo consente il regolamento del Parlamento".

E poi ha rilanciato: "Ho un piccolo ricatto per Musumeci, che non vede l'ora che me ne vada. Il 27 arriva un mecenate che porterà 39 milioni per Selinunte. Non li dà a me, ma deve trattare con me. Con chi tratterà se me ne vado? Fossi Musumeci aspetterei. Miccichè voleva che io rimanessi il più possibile. E' stato molto disponile".

Immagini di Marcella Chirchio

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