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Città e territorio,ad Aosta le foto di Basilico

   MUSEO ARCHEOLOGICO REGIONALE - "Gabriele Basilico. La città e il territorio" è il titolo dell'esposizione aostana che rende omaggio al grande fotografo milanese, scomparso nel 2013, attraverso circa 200 fotografie (compresa una cospicua selezione di immagini dedicate alla Valle d'Aosta). Allestita al Museo archeologico regionale di Aosta, la mostra sarà inaugurata il 27 aprile e resterà aperta al pubblico fino al 23 settembre.
    "L'itinerario espositivo, diviso per nuclei di ricerca e non strettamente cronologico, prende l'avvio - è spiegato nella presentazione della mostra - da uno dei suoi lavori più noti, quei Milano Ritratti di fabbriche (1978-1980) che hanno segnato l'inizio delle sue indagini sulle città del mondo. Sono inoltre esposte immagini a colori inedite di Beirut ricostruita (2011) e di alcune metropoli del mondo (Shanghai, Rio, Istanbul, Mosca) e le trasformazioni del paesaggio contemporaneo con due serie di immagini dedicate alla montagna, alla Valle d'Aosta e al passo del San Gottardo, in Svizzera".
    Inoltre 96 foto provengono dal lavoro 'Sezioni del paesaggio italiano', realizzato in collaborazione con Stefano Boeri per la Biennale di Architettura di Venezia, nel 1998. Fa seguito un'ampia indagine realizzata in collaborazione con l'architetto Luigi Snozzi in una cittadina svizzera, Monte Carasso (1996), oggi periferia di Bellinzona, che documenta la trasformazione della città grazie agli interventi operati dallo stesso Snozzi.
    Conclude l'itinerario una selezione di immagini di paesaggio, realizzate in luoghi e occasioni diverse, tra le quali quelle realizzate per incarico della Mission Photographique de la Datar (1984-1985) in Francia. Sono anche presenti dei video dedicati a Gabriele Basilico.
    Si tratta - ha commentato l'assessore regionale alla cultura, Emily Rini - di una "importante iniziativa espositiva dedicata ad una figura di spicco della fotografia contemporanea internazionale, che ha dedicato grande attenzione anche al territorio della Valle d'Aosta". (ANSA).
   

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