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Garante, ok a braccialetto per malati non autonomi

 Sì al braccialetto elettronico per i pazienti non autosufficienti, ma con precise tutele per la protezione dati e per la loro dignità. Il Garante privacy ha giudicato adeguato un sistema di sorveglianza con 'dispositivi indossabili' attivato da una fondazione per assistenza geriatrica per permettere al personale sanitario di controllare, anche a distanza, i pazienti totalmente non autosufficienti. Ok dall'Autorità "in considerazione delle provate e giustificate esigenze di tutela della salute e di incolumità dei pazienti".
    

Il sistema - spiega la Newsletter settimanale del Garante - si basa su un bracciale o una cavigliera dotati di un localizzatore e di un misuratore di frequenza cardiaca, da usare solo in un esiguo numero di casi e da applicare solo con il consenso scritto dei malati, revocabile in ogni momento. La localizzazione avverrà solo all'interno della struttura e in caso di eventi che possono creare rischi per il paziente: l'allontanamento dal reparto, l'accesso ad aree precluse, come la farmacia, o la rilevazione di un'alterazione della frequenza cardiaca. In questo caso si attiverà anche la telecamera più vicina al paziente, con registrazione delle immagini per 30 minuti e l'invio di un allerta al personale. Vista l'estrema delicatezza dei dati, il Garante ha prescritto ulteriori misure per aumentare il livello di tutela della riservatezza e della dignità dei pazienti.

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