PALERMO. Salvo colpi di scena dell'ultim'ora, l'Assemblea regionale siciliana si appresta a reintrodurre i tetti agli stipendi del personale dell'Assemblea siciliana.
La maggioranza dei sindacati è a favore della bozza di accordo approvata dal Consiglio di presidenza dell'Ars, ad eccezione dei tre deputati che rappresentano il M5s. La firma è prevista domani, alle 11. Le sette sigle sindacali hanno sottoposto la bozza ai propri iscritti nel corso di apposite assemblea, l'indicazione è che la maggioranza ha condiviso la proposta presentata da Giorgio Assenza, il deputato-questore incaricato della trattativa dal Consiglio.
I tetti sono gli stessi di quelli contenuti nell'accordo che era scaduto il 31 dicembre scorso: 240 mila euro lordi per i dirigenti, 204 mila euro per gli stenografi, 193 mila euro per i segretari, 148 mila euro per i coadiutori, 133.200 euro per i tecnici e 122.500 euro per gli assistenti parlamentari.
A differenze del precedente accordo, l'attuale proposta tiene fuori dal computo dei tetti le indennità di funzione e le voci straordinarie, come notturni e festivi.
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