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Terremoto in Alaska meno violento perché nato nell'oceano

Il terremoto di magnitudo 7,9 avvenuto nel golfo dell'Alaska è stato generato da un meccanismo diverso rispetto a quelli dei sismi che avvengono tradizionalmente in Alaska, alcuni dei quali in passato sono stati molto violenti. "Il terremoto è avvenuto nell'oceano aperto ed è stato generato da un movimento della roccia di tipo orizzontale", ha detto il sismologo Alessandro Amato, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).

Generalmente terremoti di questo tipo non riescono a sollevare grandi masse d'acqua e, nel caso in cui riescano a generare degli tsunami, questi sono di entità modesta. Poco dopo il terremoto i mareografi al largo dell'Alaska avevano cominciato a registrare onde abbastanza piccole e in poco tempo l'allerta tsunami è rientrato.

Diverso sarebbe stato se il terremoto fosse stato scatenato dallo scivolamento della placca del Pacifico sotto quella nordamericana, un meccanismo che nel passato ha provocato terremoti violentissimi e terribili tsunami. E' rimasto memorabile quello del marzo 1964, di magnitudo 9,2, accompagnato da uno spaventoso tsunami, con onde fino a 50 metri.

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