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"Giochi destinati solo ai bimbi italiani", scoppia la polemica a Trieste

TRIESTE. «Da politico dico che l’Italia è l'unico Stato al mondo in cui affermare che aiutare i propri connazionali prima degli altri ti fa essere tacciato di razzismo». Lo sostiene l’assessore comunale Lorenzo Giorgi (FI), commentando la polemica sul messaggio che ha postato sul proprio profilo Fb - poi cancellato - in cui limitava i beneficiari della Befana del Vigile, in cui vengono donati giochi, ai soli "bambini ITALIANI», escludendo gli altri.
Secondo Giorgi, «in Italia si strumentalizza ogni iniziativa. Lo dico a chi il 4 marzo andrà in parlamento: c'è uno stato sociale in difficoltà e dobbiamo garantire ai nostri connazionali per primi il modo di sopravvivere dignitosamente. Dopo aver sistemato i nostri, pensiamo agli altri».

L’assessore ha quindi evidenziato: «Nelle mie innumerevoli deleghe ricevo e ascolto tutti, collaborando con tutte le associazioni di qualsiasi orientamento e senza fare distinzioni su chi siano i destinatari finali, purché leciti e bisognosi di aiuto. Qui non si è deciso di non destinare qualcosa a qualcuno, ma di destinare qualcosa a qualcun altro». Per Giorgi, «c'è chi fa la raccolta per i cani e i gatti, chi fa la raccolta ugualmente importante per i bambini siriani: hanno tutti la stessa dignità. Questa associazione ha deciso di dare settimanalmente ai residenti di Trieste e quindi ai nostri cittadini in stato di bisogno. Non ci vedo nulla di male».

L’assessore rassicura comunque che «se arrivasse in piazza qualche bambino non italiano a chiedere un giocattolo vorrei vedere chi avrà il coraggio di non darglielo. Ho una lista di insulti e minacce - conclude Giorgi - lunga così: se questi sono i democratici... Si presentassero tutti sotto casa mia: sarò disponibile a confrontarmi con tutti dal vivo per ribadire che la ragione sta dalla mia parte».

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