Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Vita nei Sassi, 'Matera immaginata'

MATERA - Scatti inediti di fotografi statunitensi che nell'immediato Dopoguerra giunsero a Matera, inviati da fondazioni private e nel contesto di indagini socio-economiche, cogliendo aspetti, vita e volti della gente dei rioni Sassi: caratterizzano la mostra "Matera Imagined/Matera immaginata-Photography and Southern Italian Town" che sarà ospitata a Palazzo Lanfranchi fino al prossimo 4 febbraio.
    L'iniziativa, curata da Lindsay Harris e realizzata dall'American Academy in Rome, è stata organizzata in collaborazione con il Polo Museale della Basilicata e il sostegno della Fondazione "Matera-Basilicata 2019".
    Nel percorso espositivo, che va dagli anni Quaranta agli anni Ottanta, ci sono scatti in bianco e nero dei fondatori dell'agenzia Magnum come David Seymour, Emmet Gowin, Herny Cartier Bresson. Altri sono di fotoreporter statunitensi legati all'agenzia come Esther Bubley, Marjory Collins, e di fotografi italiani come Fosco Maraini. La selezione annovera anche altri autori come Mario Carbone, Mario Cresci, Augusto Viggiano, Piergiorgio Branzi e Luigi Ghirri e altri. Non mancano opere recenti realizzate da artisti come Carrie Maee Weems, dall'architetto Yasmin Vobis insieme allo studioso Joseph Williams, nel corso della loro permanenza in Italia come borsisti all'American Academy di Roma.
    La mostra fornisce una visione di insieme del passaggio della storia di Matera da "vergogna nazionale" per le condizioni di vita nei rioni Sassi, che si riscattò da quella situazione grazie anche al piano Marshall, a Capitale europea della cultura per il 2019. Gli organizzatori e sostenitori del progetto hanno annunciato che la mostra approderà anche negli Usa.
   

Caricamento commenti

Commenta la notizia