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I 10 anni del più grande programma spaziale italiano

Buon compleanno al più grande programma spaziale italiano: la costellazione di satelliti Cosmo SkyMed ha compiuto 10 anni, nei quali ha collezionato un record dopo l'altro inviando a Terra oltre un milione di immagini radar che hanno permesso di organizzare soccorsi, come è accaduto per il terremoto di Amatrice del 2016 e l'uragano Harvey del 2017, di 'fotografare' disastri ecologici come quello provocato nel 2010 all'incidente della piattaforma Deepwater Horizon, di controllare lo stato di salute dei ghiacciai antartici e dei siti dell'Unesco.

Del valore di un miliardo di euro e gestito dall'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), è stato il primo programma duale mai promosso dall'Italia, studiato cioè per essere utilizzato per l'80% a scopi civili e per il 20% a scopi di difesa. E' nato infatti dal protocollo d'intesa firmato nel maggio 2007 dai ministeri della Difesa e dell'Istruzione, Università e Ricerca.

I suoi 10 anni sono celebrati oggi a Roma in un evento organizzato presso il museo Maxxi, che è stato trasmesso in diretta streaming su ANSA Scienza e Tecnica.

I lavori del convegno - VIDEO

Sono 4 i satelliti oggi attivi nella costellazione, il primo dei quali è stato lanciato nel giugno 2007, ed è ormai in dirittura d'arrivo la seconda generazione, che gradualmente sostituirà la flotta attuale. Anche per questa seconda fase del programma l'industria italiana gioca un ruolo di primo piano, con Leonardo e le sue joint venture Thales Alenia Space e Telespazio, insieme a un numero significativo di piccole e medie imprese. Thales Alenia Space (Thales 67%, Leonardo 33%) è la capocommessa responsabile dell'intero sistema, mentre Telespazio (Leonardo 67%, Thales 33%) ha realizzato il segmento di Terra e ospita nel Centro spaziale del Fucino il centro di comando e controllo della costellazione. I dati generati dai satelliti Cosmo-SkyMed sono commercializzati in tutto il mondo dalla società e-Geos (Telespazio 80%, Asi 20%).

Nel 2018 in orbita il primo satellite della nuova generazione
E' previsto nel 2018 e 2019 il 'debutto' dei primi due satelliti della nuova generazione dei satelliti Cosmo SkyMed. E' quanto è emerso oggi a Roma, nel convegno per i dieci anni della costellazione Cosmo SkyMed. I satelliti della seconda generazione del più grande programma spaziale italiano di osservazione della Terra, per scopi civili e militari, saranno complessivamente 4, in modo da sostituire i 4 dell'attuale costellazione al termine della loro vita operativa. "Tra il 2018 e il 2019 manderemo in orbita i due satelliti della seconda generazione di Cosmo SkyMed", ha detto il presidente dell'Asi, Roberto Battiston. "A parità di peso spedito nello spazio - ha aggiunto - i nuovi satelliti miglioreranno le prestazioni, fornendo, ad esempio, più immagini al giorno. Oggi i satelliti Cosmo SkyMed producono già 1.800 foto ogni 24 ore, molte delle quali utilizzate immediatamente. Grazie a questo prodotto dell'eccellenza scientifica e tecnologica italiana - ha concluso Battiston - il nostro Paese può sedere al tavolo dei migliori in un contesto internazionale".

Gli auguri dallo spazio
Agli auguri anche dallo spazio per il 10 anni del più grande programma spaziale italiano. Sono arrivati con un tweet dell'astronauta Paolo Nespoli, dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa), che sulla Stazione Spaziale Internazionale è ormai vicino a completare la missione Vita, dell'Asi.

Profumo, Cosmo SkyMed è un'eccellenza mondiale
Primato che va mantenuto
La costellazione dei satelliti Cosmo SkyMed "è un'eccellenza mondiale che va mantenuta": è questo l'augurio dell'amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo per i dieci anni del anni del programma. Profumo guarda al futuro della costellazione dei satelliti radar per l'osservazione della Terra e duali, ossia con applicazioni sia civili che militari. 

Fedeli, Cosmo SkyMed frutto di sistema Paese
Puntare su continuità e alta formazione
I dieci anni di attività dei satelliti per l'osservazione della Terra Cosmo SkyMed "dimostrano che il sistema Paese funziona". Lo ha detto oggi a Roma il ministro per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca, Valeria Fedeli. Alla luce dei risultati della costellazione dei satelliti radar, Fedeli ha osservato che "c'è la consapevolezza che abbiamo puntato sulla continuità e investito sull'alta formazione, qualificando il ruolo dell'Italia nei rapporti internazionali". Guardando al futuro, ha proseguito, "lo spazio è un'attività che permette di costruire conoscenza e benessere. Questa grande capacità italiana ci consente di fare partnership con altri Paesi". Senza queste capacità di eccellenza, ha concluso Fedeli, "rischiamo di restare consumatori anziché produttori".

Gen. Magrassi, Cosmo SkyMed cruciale per il futuro
Importante il ruolo dell'industria
I satelliti per l'osservazione della Terra Cosmo SkyMed sono un'eccellenza da portare avanti in futuro, anche per il ruolo cruciale che loro dati giocano sul piano internazionale. Lo ha detto oggi a Roma segretario generale della Difesa, generale Carlo Magrassi. "E' importante - ha rilevato - pensare a strumenti che permettano di avere consapevolezza di quanto accade e in questo il programma Cosmo SkyMed è un pilastro indispensabile".
Grazie alla sua vista radar, ha aggiunto, i satelliti della costellazione "riescono a vedere sotto le nubi e al buio, fornendo Informazioni su movimenti e cambiamenti. Questa capacità ci ha portato a livelli mondiali e ci ha permesso di fare alleanze a livello internazionale". Il problema, secondo Magrassi, è che "le possibilità tecnologiche sono costose e da soli non possiamo affrontarle. La prima generazione di Cosmo SkyMed ha dato risultati importanti, ma per la seconda con difficoltà riusciamo a portare avanti il progetto. Leonardo - ha rilevato - ha competenze che permettono di andare avanti anche a livello internazionale. Tutti uniti - ha concluso - domani potremo avere una awareness completa".

Battiston (Asi), Cosmo SkyMed ha i gliori occhi radar del mondo
In 10 anni seguite 180 situazioni di crisi
"Il sistema di satelliti Cosmo SkyMed nei suoi primi 10 anni di vita ha permesso di monitorare 180 situazioni di crisi, come le zone terremotate e alluvionate, grazie al suo sguardo radar che consente di fare osservazioni in qualsiasi condizione meteo e anche nelle ore notturne". Lo ha detto Roberto Battiston, presidente dell'Agenzia spaziale italiana (Asi) al museo Maxxi, a margine della cerimonia per i 10 anni del sistema satellitare Cosmo SkyMed nato da un accordo tra il Miur e il ministero della Difesa.

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