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Unione Vini, sistema certificazioni Doc costa 60 milioni

(ANSA) - ROMA, 27 NOV - Potrebbero ridursi del 15% i costi delle certificazioni dei vini Doc e Docg, che i produttori italiani devono pagare ogni anno, vale a dire 47 milioni di euro cui vanno aggiunti altri circa 10 milioni di costi gestionali interni. Lo fa sapere Ernesto Abbona, presidente di Unione Italiana Vini, lanciando la proposta 'taglia-costi' presentata alla filiera e al ministero delle Politiche agricole, nell'ambito del confronto in atto sui decreti attuativi del Testo Unico. Secondo l'Unione l'attuale sistema è da rivedere anche perchè introduce gravi squilibri nella concorrenza tra le aziende; i costi obbligatori, infatti, presentano forti oscillazioni da zona a zona, aumentando da 10 a 30 volte. I 4 punti cardine della proposta Uiv spaziano dalla dematerializzazione, ai sistemi alternativi di tracciabilità, all'uniformità dei costi a livello nazionale, alla semplificazione delle procedure per le piccole Doc. ''Il sistema dei controlli e della certificazione delle denominazioni è un punto di forza del nostro vino ma vogliamo che funzioni meglio - precisa Abbona - crediamo che le nostre proposte per razionalizzare e ottimizzare la macchina della certificazione porterebbero più efficacia nel monitoraggio della tracciabilità e nei controlli, abbattendo in maniera considerevole i costi, interni ed esterni, a carico delle aziende''.

A questo propositi l'Uiv ricorda che i costi ispettivo-documentali e le fascette rappresentano l'80% delle spese complessive da sostenere per la certificazione di un vino, due temi sui quali si dovrà lavorare per ridurre sensibilmente gli oneri economici e le sperequazioni tariffarie dell'intero sistema. (ANSA).

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