PALERMO. Tre assessori certi. Gli altri ancora da valutare. Il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, ufficializza i primi nomi della sua giunta, nel corso dell'intervista pubblica con il direttore di Panorama Giorgio Mulè per Panorama d'Italia a Ragusa.
"L'unico tecnico suggeritomi è il professor Armao, docente all'università di Palermo, avvocato amministrativista". "Me lo ha suggerito Berlusconi, per unire le forze e scongiurare meglio una vittoria grillina - aggiunge - Ho pensato fosse giusto aprire dialogo con professor Armao, gli ho offerto la vicepresidenza, un ruolo di grande dignità, tra l'altro si occupa di economia. Poi ci saranno il professor Lagalla, già rettore dell'università, e Vittorio Sgarbi che conosce patrimonio culturale siciliano come nessun altro tra i non siciliani. Starà forse due o tre mesi, ma lo faremo lavorare per fargli dare il massimo, ha talento ed è sregolato come tutte le persone geniali e sono contento di averlo in giunta".
Intanto, è in corso a Scillato, nelle Madonie, il vertice di maggioranza del centrodestra. Presenti i leader dei partiti. Si discute della squadra di governo e degli assetti all'Assemblea regionale siciliana. In forza Italia sono già certi del posto Gaetano Armao e Marco Falcone, due degli altri tre posti dovrebbero andare al palermitano Paolo Inglese e alla messinese Bernadette Grasso.
"Non sono interessato ai vertici di maggioranza - commenta il governatore -. In questo momento c'è una riunione della maggioranza per gli equilibri d'aula e la guida delle commissioni. Sono i partiti che devono occuparsi di questo e non il presidente che invece deve pensare a governare".
"Ho grande rispetto per i partiti - dice ancora Musumeci -, tutte le forze politiche avranno il diritto di offrirmi una rosa di candidati, se dovrò sceglierne due chiederò 4 nomi, se tre, ne chiederò 6 e sarò io a valutare chi potrà essere candidato migliore a far parte della mia giunta".
E ancora: "Non conosco vita morte e miracoli di tutti, non sempre gli uomini politici e i partiti sono dotati di strumenti conoscitivi particolari, ci muoviamo su terreno minato - dice Musumeci - Poi siccome solo il Vangelo e i 10 comandamenti non sono modificabili, dovessero emergere problemi inviterò gli eventuali interessati ad andarsene o provvederò io stesso. Io mi gioco la credibilità e lo faccio mettendo a profitto ogni mia competenza e ogni mia energia fisica, morale e intellettuale".
Sul caso Genovese commenta: "Io non conosco il figlio di di Fracantonio Genovese, ma credo che le colpe dei padri non debbano ricadere sui figli. E se a mio figlio, persona per bene, dicessero che sia impresentabile, prenderei a calci il giornalista e l'avversario politico", ha ribadito a Ragusa il presidente della Regione. "Al posto del padre avrei candidato il figlio? Io non lo avrei candidato. Alcuni esponenti politici non sono impresentabili per la legge dello Stato ma per un senso dell'etica".
"Nei prossimi 15 giorni convocherò i vertici di Cas e Anas perché voglio conoscere qual è lo stato di salute delle autostrade e delle strade statali in Sicilia", annuncia Musumeci. "Voglio sapere poi da loro - aggiunge - i piani di investimenti che hanno per la Sicilia e perché il 70% delle strade statali sono pressoché impercorribili. Voglio capirlo perché qualcuno deve assumersi la responsabilità. E capiremo se con i fondi del Sud faremo la manutenzione dell'esistente o potenzieremo il trasporto ferroviario?".
Sulle Province: "Restituiremo alle loro funzioni e alla loro integrità istituzionale le ex Province. Ho saputo governare bene la Provincia di Catania e so qual è il ruolo che questo Ente può avere nel miglioramento della viabilità e dei servizi in favore della scuola nonché della difesa dell'ambiente".
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