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Dakar Rally 2018, sfida infernale tra Mini, Peugeot e Toyota

PARIGI - Gruppo Bmw contro Gruppo PSA e contro il 'colosso' Toyota. Honda che sfida KTM e al tempo stesso Yamaha. Non è il manifesto di un incontro di 'lotta libera' tra costruttori automobilistici e di due ruote e nemmeno la sintesi di un rush di fine d'anno per conquistare posizioni nelle rispettive classifiche di mercato. E' semplicemente l'elenco degli iscritti alla 40ma edizione del celebre Rally Dakar - quello che nel 1977 era iniziato come Parigi-Dakar - e che ora si corre in Sudamerica conservando la denominazione legata alla capitale del Senegal per concessione dello stesso Governo del Paese africano. Disegnato su un complesso percorso da Lima in Perù fino a Cordoba in Argentina - 9.000 km, di cui la metà come 'prove speciali' dove vince chi va più forte da coprirsi in 14 giorni - il Dakar Rally 2018 vedrà infatti al via, previsto il 6 gennaio, una nutrita squadra Mini (3 buggy due ruote motrici più 4 speciali Countryman 4x4) a confrontarsi per la vittoria finale con il buggy Peugeot 3008 DKR Maxi (più largo di 20 cm rispetto alla versione che ha dominato nel 2016 e 2017) e con Toyota gareggerà con lo speciale pick-up Hilux della Gazoo Racing. Da segnalare tra le auto il debutto della tedesco-cinese Borgward, con una vettura da competizione derivata dalla BX7 e la presenza della coreana SsangYong con la versione DKR del suo suv Tivoli.

La competizione tra le moto vedrà invece confrontarsi Honda e KTM (quest'ultima ha dominato le ultime 9 edizioni) con le WR450 F della Yamaha pronte ad approfittare delle difficoltà che tutti i 'motard' dovranno affrontare lungo il percorso. In totale al Rally Dakar 2018 parteciperanno 525 concorrenti per un totale di 337 veicoli, di cui 190 tra moto e quad, 91 tra auto e buggy, 14 Side by Side e 42 autocarri, con piloti e co-piloti di 54 diverse nazionalità. Tra questi un piccolo gruppo di piloti con il Tricolore sulla tuta e il casco, alcuni con buone possibilità di ben figurare. ''Saranno 20 gli italiani al via - ha detto ad ANSA Maria Guidotti, responsabile comunicazione Dakar per l'Italia - Tra le auto, Eugenio Amos alla guida di un Buggy 2WD, dopo aver vinto una tappa del Silk Way e aver ottenuto un terzo e quarto posto nel Rally del Marocco, punta a lottare con Mini, Peugeot e Toyota per le prime posizioni. E può far bene anche Stefano Marrini su Toyota. Ci saranno anche tre autocarri del team Orobica, mentre le moto potrebbero regalare delle piacevoli sorprese con gli esperti Alessandro Botturi (Yamaha), Jacopo Cerutti (Husqvarna) e Alessandro Ruoso (KTM), che possono contare sul supporto delle Case pur con team privati''. Proprio parlando della presenza diretta dei grandi costruttori a questa gara, che vanta un'audience globale da record, Maria Guidotti ha ribadito che ''è un peccato che i grandi Gruppi italiani come Piaggio o Ducati, forti in pista, non sentano il richiamo dei rally in fuoristrada''.

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