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Non solo nelle feste, Asti ora è secco e a tutto pasto

(ANSA) - ROMA, 21 NOV - Un prodotto centenario come l'Asti spumante, esportato in tutto il mondo, svela oggi un nuovo volto e si candida a moltiplicare le occasioni di consumo, non solo nei brindisi della festa ma a tutto pasto e tutto l'anno. Il Consorzio per la Tutela dell'Asti ha presentato, in una affollata conferenza stampa su una terrazza romana, la nuova denominazione da uva Moscato Bianco: l'Asti Secco Docg. Grazie al suo ridotto contenuto di zuccheri rispetto alla versione dolce, questo nuovo sparkling wine sabaudo è unico nel suo genere, e allarga il proprio raggio d'azione negli abbinamenti a tavola. Tanto è vero che il Consorzio ha annunciato che i 20 chef stellati Michelin piemontesi durante le festività di fine anno brinderanno con il tris d'Asti, lo spumante, il Moscato d'Asti e l'Asti Secco Docg. La tecnica di spumantizzazione - messa a punto con il contribuito del laboratorio di ricerca e analisi del Consorzio di Tutela e la supervisione del professor Rocco Di Stefano, tra i maggiori esperti del settore enologico - prevede particolari condizioni di fermentazione del mosto con lieviti selezionati.

Ne risulta un quadro gustativo e olfattivo equilibrato e armonioso. "Ricerche di mercato - ha detto Giorgio Bosticco, direttore del Consorzio - confermano che il nuovo Asti Secco ha le carte in regola per entrare in un mercato grande e complesso, confrontandosi con denominazioni agguerrite e di successo, con l'obiettivo di sedurre nuovi consumatori, soprattutto tra i Millennials". Sono 16 i marchi già presenti sul mercato col Secco (Araldica Castelvero, Arione, Azienda Agricola Matteo Soria, Bosca, Bosio, Cantina Tre Secoli, Cascina Fonda, Cuvage, Duchessa Lia, Fontanafredda, Sant'Orsola, Tosti, Manfredi Aldo & C., Santero, Sarotto, Toso). La produzione ad oggi è di circa 700mila bottiglie, numeri contenuti per una graduale e continua crescita all'insegna della qualità. "Senza dimenticare l'orgoglio per la produzione dell'Asti Dolce siamo pronti a fare un passo avanti - ha concluso Romano Dogliotti, presidente del Consorzio dell'Asti Docg - completando la gamma del Moscato bianco di Canelli, e impegnandoci anche a valorizzare le altre eccellenze del territorio, come i torroni, il cioccolato e i panettone della nostra sweet valley". Tra i progetti in cantiere si segnala infatti un patto di alleanza in dolcezza tra Asti e Alba: dal Moscato al cioccolato, dalle nocciole al miele, offriranno a marzo 2018 un programma comune di eventi che coinvolgeranno le aziende e i prodotti agricoli tipici più significativi del territorio. (ANSA)

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