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Svastiche sul cartello della scuola "Anna Frank" a Pesaro, avviate indagini

Svastiche sul cartello della scuola elementare "A. Frank" di Pesaro

PESARO. Scritte antisemite e svastiche sono comparse ieri all'esterno della scuola elementare e media Anna Frank in strada della Pozzetta a Santa Maria delle Fabbrecce, un quartiere di Pesaro.

"Ignoranti e delinquenti. Siete contro la storia e l'umanità. Faremo denuncia contro ignoti e ripuliremo subito - ha scritto su Twitter il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, usando l'hashtag #wepesaro  -. Non vanno sottovalutati certi comportamenti di pericolosa intolleranza e nuovo estremismo. Continueremo il lavoro sulla memoria nelle scuole affinché i valori di libertà e uguaglianza siano per sempre".

Gli imbrattamenti hanno interessato anche un cartello di divieto, su cui è stato scritto "vietato introdurre ebrei", un tratto di strada, con la scritta a terra "Make war not love" e una svastica disegnata. Tracciato anche il simbolo delle SS su un avviso pubblico e un'altra svastica su un cartello stradale.

Le svastiche sono state ripulite già ieri, tolto il cartello imbrattato e coperte con vernice nera le scritte sull'asfalto davanti alla scuola inneggianti la guerra. Sull'episodio indagano ora i carabinieri di Pesaro che stanno cercando di recuperare immagini e filmati registrati dalle telecamere di case e negozi vicini.

Dopo il caso degli adesivi offensivi usati dai tifosi della Lazio contro i romanisti, preoccupano le correnti antisemite. L'episodio ha scatenato una serie di commenti politici. "Un abbraccio a Matteo Ricci e ai suoi concittadini. L'oltraggio alla scuola "Anna Frank" ferisce tutto il paese e chi vuol e difenderlo dagli orrori del passato", ha twittato il presidente dei deputati Pd Ettore Rosato.

"Ciò che è accaduto è quanto di più barbaro possa succedere ad una scuola che porti quel nome. Il diffondersi di episodi offensivi del ricordo dell'olocausto e della stessa Anna Frank, simbolo dell'innocenza vittima dell'orrore nazista, è sintomo di uno spregio alla verità storica che è preoccupante, oltre che vergognoso. Occorre che l'educazione alla diversità e alla memoria si svolga in maniera capillare e costante, perché tali abomini non si ripetano", scrive su Facebook il deputato Andrea Cecconi, del M5s.

Sul caso intervengono anche gli studenti. "Riteniamo atti di questo genere assolutamente ingiustificabili: nella società attuale infatti, sempre più spesso preda di rinnovati fascismi e sempre più in mano alle destre estreme, gesti simili non vanno fatti passare in sordina, ma anzi, sono assolutamente da denunciare", recita una nota la Rete degli Studenti Medi delle Marche sulle scritte antisemite all'esterno della scuola Anna Frank di Pesaro.

"L'accaduto, purtroppo, non suona come una novità nel territorio regionale e anche in quello nazionale, come i recenti atti offensivi che hanno riguardato proprio la figura di Anna Frank. Per questo motivo - si legge ancora nella nota - crediamo che ci sia estremamente bisogno di nuovi ragionamenti e nuove discussioni sul tema dell'antifascismo ai giorni nostri, discussioni che devono essere sicuramente ampie e coinvolgere quanto più possibile la cittadinanza".

"Non possiamo permettere che ciò che è accaduto a Pesaro questa notte succeda ancora - dichiara Sami Ghanmi, coordinatore regionale della Rete degli Studenti Medi -. Da troppo tempo ormai, assistiamo ad atti simili, che dimostrano non solo inciviltà e ignoranza, ma anche una certa cultura dell'odio che sempre di più sta tornando a radicarsi nella nostra regione e nel nostro paese. Come sindacato studentesco denunciamo con forza l'accaduto, ma questo non basta; è il momento che anche le istituzioni ripensino a misure di coinvolgimento sul tema dell'antifascismo, soprattutto all'interno delle scuole, aprendo e stimolando il dialogo con i più giovani".

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