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In Europa sulle orme di Paganini

GENOVA - "Se avrai l'opportunità di leggere alcuno dei vari fogli pubblici inglesi, scorgerai quale specie d'inaudito entusiasmo, anzi frenesia senza esempio, ho suscitato ne' freddi Britanni. Il Teatro tutto, platea, palchi, galleria, pareva un mare in tempesta, tanto per lo strepito delle voci e delle mani, quanto per l'ondeggiare dei fazzoletti e di cappelli menati per l'aria". Scriveva così, nel giugno 1831, Paganini a un amico genovese commentando le sue trionfali esibizioni a Londra. I freddi britanni come i tedeschi, i polacchi, i francesi, e ancor prima gli italiani, si erano lasciati conquistare dall'estro del genovese abbandonandosi a scene di plateale entusiasmo. Nell'Europa di primo Ottocento Paganini fu una sorta di fulmine a ciel sereno, rappresentò l'artista nuovo in grado di stupire le folle e di affascinare i colleghi, anche quelli più esigenti. E' stato probabilmente uno dei primi autentici "europeisti", convinto com'era che la sua musica potesse superare qualsiasi barriera politica e sociale.
    Da queste considerazioni è nato il progetto "European Paganini Route" che prenderà ufficialmente il via l'8 marzo 2018 con un evento musicale a Monaco di Baviera. Ideatrice del progetto è Monica Amari Staglieno esperta di politica e progettazione culturale del territorio, docente all'Università di Milano e presidente degli Amici del Festival Paganiniano di Carro. "L'idea è nata proprio dalla volontà di costruire un itinerario basato sull'attrattività di un grande personaggio che possa favorire un flusso turistico in vallate a rischio spopolamento - spiega l'Amari Staglieno -. Carro e la sua Vallata non possono competere con le città turistiche che si affacciano sul mare. Abbiamo allora pensato di puntare sul nome di Paganini che è stato uno straordinario viaggiatore per creare una rete culturale e turistica insieme con una serie d'iniziative a scala europea che saranno realizzate nei luoghi dove Paganini ha vissuto e si è esibito". "European Paganini Route" coinvolgerà Carro (città d'origine della famiglia), Genova (città natale del musicista), Parma (città dove ha trovato sepoltura), Lucca (città del primo impiego ufficiale a Corte) e, ancora, Milano, Bologna e Roma.
    Poi la grande tournée avviata nel 1828 in Europa: in questa prima fase il progetto toccherà Bruxelles, Monaco di Baviera, Nizza, Vienna Varsavia. Ma in seguito ci saranno anche Parigi e Londra. (ANSA).
   

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