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Treni, più assistenza disabili, nel 2017 210mila interventi

Prendere un treno per un disabile? Non più un incubo. Sono in crescita i servizi di assistenza erogati dal gruppo Fs italiane a persone con disabilità o a ridotta mobilità: nei sei anni di attività di Rete ferroviaria italiana sono raddoppiati, passando da 150mila di fine 2010 a più di 300mila nel 2016 e il trend per il 2017 mostra un ulteriore incremento di circa il 5%. Nei primi otto mesi del 2017 sono stati quasi 210mila gli interventi di assistenza (28% per persone con disabilità motoria che non necessitano del carrello elevatore, 42% per viaggiatori in carrozzina che hanno bisogno del carrello elevatore, 28% per i clienti con disabilità visiva, 2% per clienti con disabilità uditiva). Chiave dell'assistenza sono le sale blu, centri di riferimento e organizzazione per i viaggi, delle persone con disabilità e a ridotta mobilità. Forniscono orari e modalità di prenotazione, richiesta di sedia a rotelle, servizio di guida in stazione, accompagnamento al treno o all'uscita, assistenza con carrelli elevatori per salire e scendere dai treni e il servizio gratuito di portabagagli. Sono 14 quelle presso le principali stazioni, mentre 276 sono nel complesso le stazioni inserite nel circuito dell'assistenza. A bordo, il 100% delle Frecce dispone di aree attrezzate. Il Frecciarossa1000 consente anche lo spostamento autonomo in carrozzina dalla vettura tre, quella attrezzata, alla carrozza bistrot. I treni Intercity giorno idonei alla mobilità di persone in carrozzina sono il 95,7% così come le toilette attrezzate. Per quanto riguarda i treni regionali, il 67% della flotta ha un' area adatta per viaggiatori su sedia a rotelle e il 60% dispone anche della toilette adeguata. Gli autobus della flotta di Busitalia , infine, sono dotati di posti e una migliore accessibilità dei passeggeri su autobus urbani, come un ​segnalatore acustico di apertura o chiusura porta e un indicatore di destinazione più grande. 
   

Sono in 50 e il loro obiettivo è "contagiare virtuosamente tanti ragazzi e ragazze disabili". Sono gli Ambasciatori dello sport paralimpico italiano che a Milano hanno presentato il loro viaggio in scuole, ospedali e in qualsiasi struttura ci sia qualcuno che voglia ascoltare la loro storia. Per il presidente del Comitato Paralimpico italiano Luca Pancalli si tratta di "una sorta di tsunami" con "la mission di contagiare virtuosamente la società con l'immagine dei nostri campioni" guidati dal 'capitano' Alex Zanardi. Da Bebe Vio a Martina Caironi, saranno quindi 50 gli atleti paralimpici che gireranno l'Italia per far conoscere per l'importanza dell'attività sportiva per le persone con disabilità. "E' una bella idea del presidente Pancalli e un'occasione per questi ragazzi per dimostrare che sono atleti e prima ancora uomini che possono essere un esempio per tantissimi ragazzi", ha spiegato il ministro per lo Sport Luca Lotti, intervenuto alla presentazione che si è tenuta alla Stazione Centrale.

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