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Le immagini dell’uragano viste dallo spazio

Mentre sul Texas imperversa l'uragano Harvey, arrivano immagini e video dallo spazio, sia dai satelliti sia dagli astronauti sulla Stazione Spaziale. Intanto il centro di controllo della Nasa a Houston continua a lavorare per assicurare il contatto con l'equipaggio della Stazione orbitale.

Gli astronauti hanno fotografato e filmato l’uragano il 27 agosto mentre volavano sul Texas. Il video e le foto, comprese quelle di Paolo Nespoli, mostrano la tempesta poche ore prima di colpire Houston e le altre città. In un altro video, pubblicato dalla Nasa, si vede invece l'uragano proprio mentre si abbatte sul Texas. Il video è stato ottenuto con le immagini inviate dal satellite meteo GOES-16 di Nasa e Agenzia per l'atmosfera e gli oceani (Noaa) degli Stati Uniti. Molti satelliti stanno tenendo d'occhio l'uragano Harvey, come Suomi NPP, sempre di Nasa e Noaa, e i satelliti Terra della Nasa e Gpm di Nasa e Agenzia Spaziale Giapponese (Jaxa). Mentre i primi due hanno ottenuto immagini ottiche dell'uragano, Gpm ha catturato immagini con il radar Dpr (Dual-Frequency Precipitation Radar) che hanno permesso di vedere le forti tempeste sul lato orientale da cui stava cadendo la pioggia torrenziale. Altri satelliti hanno ottenuto immagini termiche, ossia hanno misurato le temperature della tempesta, come il satellite Aqua della Nasa e la sentinella europea Sentinel-3A, del programma Copernicus gestito da Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Commissione Ue. Sentinel-3A, il 25 agosto ha visto che la temperatura che era di 80 gradi sotto zero nell'occhio del ciclone e circa 20 gradi ai confini.  

 

Nel frattempo il Johnson Space Center (Jsc) della Nasa, che si trova appena a sud di Houston, è stato chiuso a tutti, ''tranne che al personale essenziale per la missione'', ha dichiarato l'ufficio di gestione delle emergenze JSC. I controllori di volo infatti stanno lavorando per mantenere il contatto con la Stazione Spaziale. ''La Stazione è al sicuro, l'equipaggio è al sicuro, tutto va bene'', ha detto un funzionario della Nasa al sito Spaceflightnow. Finora, non ci sono problemi, ha assicurato la Nasa, neanche per il telescopio spaziale James Webb della Nasa, il successore da 8,6 miliardi di dollari di Hubble, che si trova nello stesso centro per i test prima del lancio, previsto nel 2018.

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