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Da gennaio +4,4% produzione Salame di Varzi Dop

ROMA - Primo semestre dell'anno sprint per il Salame di Varzi Dop che registra un incremento produttivo del 4,4%. Lo segnala Fabio Bergonzi, presidente del Consorzio di tutela del Salame di Varzi, nel sottolineare che "il periodo estivo si presta molto al consumo del Salame di Varzi. Un pasto veloce, fortemente proteico, che si può abbinare tranquillamente a verduregrigliate come le melanzane o a della frutta fresca come melone, fichi, pesche - meglio se nettarine-, uva bianca da tavola - anche uva moscato". Il Salame di Varzi oggi è conosciuto e apprezzato in Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna e Veneto ma il Consorzio sta cercando di aumentare la sua diffusione anche grazie ad un accordo fatto con l'Associazione "La strada dei vini e dei sapori dell'Oltrepò" che promuove l'abbinamento tra il vino e il nobile salume. Le origini del Salame di Varzi risalgono a tempi antichissimi. La tradizione vuole infatti che già i Longobardi utilizzassero il salame come alimento preferito durante le proprie trasmigrazioni sia per le caratteristiche di conservabilità sia per le indubbie proprietà nutritive.

Il Consorzio inizialmente volontario si è costituito nel giugno del 1984 con lo scopo di conseguire il riconoscimento della Denominazione di Origine, nonché di svolgere attività promozionale, di vigilanza, di tutela e garanzia del prodotto.

Oggi vanta 9 Soci dei complessivi 12 produttori.

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