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Lavinia Biagiotti, come mamma cerco l'abito che non c'è

(Di Patrizia Vacalebri) "E' con grande orgoglio e senso della continuità che assumo la doppia carica di presidente e ceo di Biagiotti Group, ruoli ricoperti nel corso dei 52 anni della nostra azienda da mia nonna Delia, da mia madre Laura e da mio padre Gianni Cigna. La nostra e' una storia di famiglia che s'intreccia con la nascita del Made in Italy a cui mia madre ha dato un impulso determinante". E' con questi sentimenti che Lavinia Biagiotti Cigna, figlia della stilista Laura Biagiotti, scomparsa improvvisamente il 26 maggio scorso, all'eta' di 74 anni comunica che ha preso ufficialmente le redini del suo Biagiotti Group e della Fondazione intitolata ai suoi genitori, a cui fa capo la più importante collezione di opere di Giacomo Balla padre del Futurismo.
    "La triste verità' - confida all'ANSA Lavinia - e' che il giorno successivo al funerale di mamma ho dovuto cominciare a lavorare sulla collezione che sfilerà il 24 settembre a Milano Donna. Un dramma che si ripete: anche mamma quando io ero poco più' di una bambina, dovette lavorare per la sfilata successiva dal giorno dopo il funerale di papà". The show must go on e Lavinia Biagiotti Cigna eletta dal cda della sua azienda presidente e ceo del gruppo Biagiotti, lo ha imparato molto presto, a soli 17 anni, quando scomparve prematuramente suo padre Gianni.
    Il Consiglio d'Amministrazione l'ha eletta all'unanimità, "nel segno di una continuità aziendale e familiare e riconoscendone l'approccio innovativo dato allo sviluppo del marchio Laura Biagiotti". Ma nel consiglio entra anche, con la carica di vice presidente Michele Norsa, top manager con una lunga esperienza nel settore lusso, che va dal titolo di amministratore delegato della Valentino a quello di ad della Salvatore Ferragamo.    Confermati Fabio Virgilii nel ruolo di vice presidente senior e Demetrio Minuto in quello di consigliere.
    "Quella della mia azienda - ricorda Lavinia - e' una storia di lungimiranza e di visioni pionieristiche che ci hanno portati ad essere i primi a sfilare in Cina nel 1988, portando la moda Italiana nel Celeste Impero, e in Russia nel 1995. E' una storia di arte e mecenatismo, costellata da importanti restauri e interventi a supporto della salvaguardia del patrimonio artistico del nostro Paese. E' una storia di valori testimoniata anche dal forte legame con il mondo dello sport. E' una storia di innovazione volta a condividere, attraverso abiti, profumi, accessori e molto altro, l'essenza di uno stile fatto di qualità, ricerca e sperimentazione". "Mutuo da mia madre Laura l'approccio gioioso, rigoroso e coerente - conclude infine Lavinia - nell' inesausta ricerca dell'abito che non c'è".
   

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