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Bloccata un'asta di oggetti di Madonna, lettere d'amore e mutandine usate

Le mutandine usate di Madonna non posso essere messe all'asta. Un giudice della Superior Court di Manhattan ha bloccato la messa all'incanto degli slip e di altri 21 lotti di una vendita in programma a New York: tra questi anche una lettera di un ex boyfriend, il celebre rapper Tupac Shakur e una spazzola appartenuta alla pop star con tracce dei suoi capelli. Era stata l'ex Louise Veronica Ciccone - questo il vero nome di Madonna - a chiedere alla galleria specializzata in memoriabilia di star Gotta Have It! Collectibles di ritirare gli oggetti all'asta dopo esser rimasta "scioccata" nell'apprendere dell'esistenza sul mercato della lettera di Shakur che lei credeva fosse tuttora in suo possesso.

La cantante e il rapper, ucciso nel 1996 in una sparatoria a Las Vegas, avevano avuto una breve relazione nei primi anni Novanta. "Il fatto che sono diventata una celebrita' per il successo che ho raggiunto nella mia carriera non cancella il mio diritto alla privacy", ha dichiarato Madonna nella richiesta di un'azione "di emergenza" da parte del giudice. La ex Material Girl si e' detta indignata per la inclusione nell'asta di oggetti "altamente personali" come le mutandine o la spazzola: "Il fatto che il mio DNA possa essere messo in vendita e' vergognoso e profondamente offensivo".

Nell'azione legale Madonna nomina Darlene Lutz, una ex amica e "frequentatrice abituale di casa Ciccone quando la proprietaria era assente, come la fonte del materiale in vendita. Un portavoce della Lutz e la casa d'asta hanno respinto le accuse.

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