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Trump ammette: sono indagato per aver licenziato il direttore dell'Fbi

NEW YORK. Donald Trump ammette di essere indagato. "Sono indagato per aver licenziato il direttore dell'Fbi dall'uomo che mi ha detto di licenziare il direttore dell'Fbi. Caccia alle streghe!", scrive su Twitter, attaccando il procuratore speciale Robert Mueller.

"Dopo sette mesi di indagini e audizioni parlamentari sulle 'mie collusioni con i russi', nessuno e' stato in grado di mostrare alcuna prova. Triste!": scrive Trump.

Intanto, il procuratore speciale sta indagando sulle operazioni finanziarie e imprenditoriali condotte da Jared Kushner, genero e consigliere di Trump. Lo riporta il Washington Post, citando fonti investigative che parlano anche di indagini sulle operazioni finanziarie di altre persone molto vicine al presidente, come l'ex consigliere alla sicurezza nazionale Michael Flynn e gli ex responsabili della campagna del tycoon, come Paul Manafort e Carter Page.

I media Usa avevano già svelato nelle scorse settimane come Kushner fosse coinvolto nelle indagini del Russiagate come "persona di interesse". Una notizia che mise in serio imbarazzo il presidente Trump durante il summit del G7 di Taormina, con il genero costretto a rientrare prima negli Stati Uniti insieme alla figlia di Trump, Ivanka. Ma è la prima volta che emerge come gli investigatori si stiano concentrando sulle operazioni finanziarie riconducibili a Kushner.

Finora nel mirino c'erano i suoi incontri con l'ambasciatore russo a Washington Sergei Kislyak e con Sergei Gorkov, numero uno della Vnesheconombank, banca di proprieta' dello stato russo. Nell'incontro con Kislyak, Kushner avrebbe anche proposto di instaurare un canale di comunicazione diretto ma segreto tra la casa Bianca e il Cremlino.

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