AVOLA. La notte scorsa ad Avola la Fiat 'Croma' del candidato del M5S alle elezioni del consiglio comunale Rosario Zaffarana è stata data a fuoco da un malvivente con il capo coperto, che si è avvicinato all’auto, parcheggiata davanti l’abitazione dell’uomo, l’ha dapprima cosparsa di liquido infiammabile. Lo rende noto, citando anche un video, il senatore Mario Giarrusso, componente della commissione Antimafia, definendo l’accaduto «un vile atto di intimidazione mafiosa» ed aggiungendo che «il fuoco così appiccato rischiava di propagarsi anche ad vicina abitazione, dove dormivano una mamma con tre ragazzi tra cui uno disabile». "Solo la prontezza del nostro candidato, svegliato dal crepitio delle fiamme ed intervenuto con un estintore - dice Giarrusso - impediva il peggio".
«Se la mafia di Avola pensa così di chiudere la bocca ai nostri candidati o di intimidirli - osserva Giarrusso - sappia che si sbaglia. Il Movimento si schiera compatto con il nostro candidato Rosario Zafferana, con il nostro candidato sindaco Giuseppe Papa e con tutti gli altri candidati e attivisti di Avola».
«Noi leveremo ancora più alta la nostra voce contro le cosche che stringono Avola in una morsa di paura ed intimidazione chiedendo conto alla Procura di Siracusa dello Stato delle diverse indagini in corso e che sembrano allo stato languire nel disinteresse e nella più grave disattenzione. Avola è città di persone per bene che vogliono liberarsi di pochi violenti criminali e dei loro complici e referenti politici. L’undici giugno anche Avola sarà liberata».
Intanto, un incendio, forse di origine dolosa, ha devastato un magazzino agricolo di proprietà della famiglia di Vincenzo D’Alberti, uno dei tre candidati a sindaco di Petrosino. Sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri della locale stazione. I danni sarebbero ingenti. Le fiamme hanno completamente distrutto il tetto in legno e tegole dell’edificio e i mezzi agricoli che erano all’interno.
«Non ci lasceremo intimidire da questo gesto vile - ha detto D’Alberti - continueremo la nostra campagna elettorale a testa alta, con la serenità che ci ha contraddistinto fino ad ora. Ringrazio i vigili del fuoco e le forze dell’ordine per la prontezza d’intervento e la professionalità dimostrate».
Vincenzo D’Alberti è sostenuto da una lista civica ("Adesso il futuro") di area Pd-Psi. Gli altri due candidati alla poltrona di primo cittadino sono il sindaco uscente Gaspare Giacalone, anche lui sostenuto da una lista civica di area di sinistra ("Cambia Petrosino") e Vito Messina ("Uniti per Petrosino"). Il centro in cui si voterà l’11 giugno prossimo è una ex frazione del Comune di Marsala che ha ottenuto l'autonomia amministrativa nel luglio del 1980 e che conta circa 8 mila abitanti. Anche l’attuale sindaco Giacalone, nel corso del suo mandato, è stato obiettivo di pesanti intimidazioni: lettere anonime con gravi minacce e persino due colpi di fucile ad aria compressa esplosi contro la serranda della finestra del suo ufficio in Municipio.
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