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Rispettata la volontà di Hayden, donati i suoi organi

BOLOGNA. La morte di Nicky Hayden servirà a salvare altre vite. Rispettando la volontà del pilota, infatti, i familiari hanno autorizzato l'espianto degli organi, un ultimo gesto di generosità che non fa che confermare il grande cuore che, fino a lunedì, batteva nel petto di Kentucky Kid, campione del mondo di Motogp, ma amato da tutti nel circus per la sua simpatia e la sua cordialità.

Una volta fatto l'espianto degli organi, la salma sarà restituita alla famiglia, anche perché il pm Paolo Gengarelli, titolare del fascicolo aperto in procura a Rimini, ha già concesso il nulla osta. I familiari stanno ultimando le pratiche per il rimpatrio negli Stati Uniti, per il quale non è stata ancora fissata una data.

L'obiettivo, comunque, è quello di farlo il prima possibile. In Italia non sarà allestita nessuna camera ardente per dare la possibilità ad amici e tifosi di salutarlo per l'ultima volta. La famiglia di Nicky Hayden, la madre Rose e il fratello Tommy, hanno tuttavia voluto rivolgere a tutti un ringraziamento, attraverso l'avvocato Moreno Maresi del Foro di Rimini che li assiste nella vicenda.

Un ringraziamento al "personale medico e paramedico dell'ospedale Bufalini di Cesena che si è occupato di Nicky, a chi gli ha prestato i primi soccorsi, ai tifosi per la vicinanza e alla stampa che ha seguito con attenzione e affetto rispettando il riserbo dietro al quale ci eravamo trincerati". Oltre a concedere il nulla osta per la restituzione della salma, la procura di Rimini sta portando avanti le indagini per ricostruire la dinamica dell'incidente che ha visto coinvolto mercoledì sulle colline riminesi, il 36enne pilota americano, mentre si stava allenando in bicicletta.

Nell'ambito dell'inchiesta il 30enne che era alla guida dell'auto contro la quale Hayden si è scontrato è indagato per omicidio stradale. La procura intanto ha anche affidato l'incarico ai consulenti che dovranno fare la perizia, cercando di ricostruire la dinamica dell'incidente, la velocità dell'auto e il ruolo che può avere avuto il sole nel limitare la visibilità.

Decisivo potrebbe essere un video, acquisito dagli inquirenti, registrato da una telecamera di sicurezza di una casa che si trova proprio sull'incrocio dove è avvenuto lo scontro fra l'auto e la bici di Nicky Hayden.

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